Deve scontare 30 anni per 74 condanne: presa giovane croata a Castelromano

campo nomade adn

E’ stata rintracciata ed arrestata venerdì dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Spinaceto, diretto da Silvia Agostini, Z.A., cittadina croata di 28 anni.

La donna aveva collezionato un curriculm criminale impressionante. Su di lei pendeva, infatti, un’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano il 14 gennaio scorso. Dovrà scontare addirittura 30 anni di reclusione oltre al pagamento di 7.300 euro di multa.

Irreperibile da tempo, grazie alle indagini degli investigatori è stata rintracciata all’interno di un casale nelle campagne nella zona di Castel Romano.

Chi è la donna croata finita in manette

La donna croata, che annovera 74 precedenti di polizia commessi dall’età di 14 anni, risulta avere una spiccata abilità nel commettere reati soprattutto contro il patrimonio che ha realizzato in tutta Italia e maggiormente presso le stazioni ferroviarie milanesi fino al 2020 poi, anche qui nella capitale.

Nei suoi confronti gli investigatori hanno inviato numerose informative di reato all’Autorità Giudiziaria per gli innumerevoli reati tra cui furti, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio, rifiuto di indicare le proprie generalità, molestie, disturbo alle persone e sostituzione di persona.

Dall’ex Jugoslavia per delinquere in Italia

Come altre donne dell’ex Jugoslavia, prima di lei, la donna ha approfittato delle leggi italiane per farla franca. In genere, le signore dell’Est europa sono nomadi che evitano la reclusione grazie alle proprie gravidanze. Ad agosto 2020, una 34enne bosniaca, incinta del nono figlio, è finita a Rebibbia per scontare 19 anni per i propri reati.

In quell’occasione, la 34enne di nazionalità bosniaca nota per aver commesso numerosi borseggi, perpetrati in particolar modo ai danni dei turisti avvicinati mentre si trovavano a passeggiare per le strade di Roma era sfuggita sempre alla legge grazie alle sue gravidanze.

Un’altra Madame furto

La donna aveva infatti alle proprie spalle almeno 20 anni di furti, ma nonostante fosse stata sottoposta a diverse misure cautelari la sua capacità di evitare la reclusione in carcere attraverso le proprie gravidanze le aveva conferito il nome di Madame Furto.