Di Battista capeggia la rivolta anti-nomine
“Il M5s e’ padre dell’unica vera legge anti-corruzione che l’Italia si sia data e che, come abbiamo detto, fa del rigore e severita’ i suoi pilastri. Il nostro capitale politico deve tornare ad essere il rinnovamento che non sta nel far perdurare il potere sempre nelle stesse mani (e questo vale per tutte le nomine in discussione) soffocando, cosi’, merito e qualita’.
Di Battista contro le nomine
Le aziende di Stato giocano ruoli determinanti per lo sviluppo del Paese e a noi, al M5S, era stato dato un mandato chiaro di discontinuita’ sia nel merito delle scelte che nel metodo”.
E’ quanto scrivono numerosi esponenti del M5s, tra cui Alessandro Di Battista, Barbara Lezzi, Maria Edera Spadoni, Nicola Morra e Giulia Grillo, in un passaggio del lungo post su facebook in cui, in particolare, attaccano l’Ad di Eni Claudio De Scalzi e la sua possibile riconferma ai vertici dell’azienda definita “totalmente irricevibile”.
Nel mirino De Scalzi all’Eni
“Con questo appello, aperto a chiunque lo voglia condividere- spiegano-, chiediamo di bloccare la nomina a qualsiasi livello, di coloro che, sulla base delle nostre regole, non potrebbero neanche essere candidati al consiglio di circoscrizione”.
Questi i firmatari pubblicati alla fine dell’appello sul profilo di Di Battista: Pino Cabras, Ignazio Corrao, Rosa D’Amato, Eleonora Evi, Mario Furore, Mario Michele Giarrusso, Giulia Grillo, Barbara Lezzi, Antonio Lombardo, Cataldo Mininno.
E ancora: Piernicola Pedicini, Iunio Valerio Romano, Massimo Bugani, Piera Aiello, Luigi Sunseri, Tiziana Drago, Elena Pagana, Daniele Del Grosso, Rosa Barone, Sergio Tancredi, Davide Aiello, Enzo Alfano.
Concoudono l’elenco Maria Edera Spadoni, Federica Dieni, Gianni Perrino, Michele Sodano, Nicola Morra, Andrea Greco e Gianluca Vacca.