Di Maio lascia il M5S e denuncia: il grillismo ha fallito. E con lui via oltre 60 parlamentari

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Continua la farsa-tragedia grillina. “Lascio il M5S, è una scelta sofferta, che mai avrei immaginato di dover fare. Ringrazio il Movimento, che in questi anni mi ha dato tanto, ma anch’io credo di aver dato il massimo”. Così Luigi Di Maio, formalizzando l’addio al M5S. “Da domani il Movimento non è più la prima forza politica in Parlamento”, rimarca il ministro. “Da oggi inizia un nuovo percorso per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro”. Lacrime, sorrisi, abbracci, strette di mano. Dopo le dichiarazioni alla stampa all’Hotel Bernini, Luigi Di Maio si gode il bagno di folla dei suoi parlamentari, che da domani seguiranno il ministro degli Esteri nella sua nuova avventura politica, “Insieme per il futuro”.

“Fuoco amico irresponsabile contro di me”

“Pensare di picconare la stabilità del governo solo per la propria crisi di consensi è da irresponsabili. Questa guerra non è uno show mediatico, è reale, le vittime sono reali”. Così Luigi Di Maio in conferenza stampa. “In questi mesi la prima forza politica del Paese ha messo in discussione il lavoro del premier e del ministro degli Esteri”. “In questo anno e mezzo ho lavorato con Draghi in dossier delicati e per questo sono stato definito ‘draghiano’. E’ vero, faccio parte del suo governo e credo che l’operato del presidente del Consiglio sia motivo d orgoglio in tutto il mondo. Continueremo a sostenerlo con lealtà e massimo impegno”. “In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità”.

Abbiamo scelto di fare un’operazione verità, partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5S. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa”. “Dispiace che ancora una volta sia stato alimentato un lungo e logorante scontro sul negoziato della risoluzione votata oggi”. “Alcuni dirigenti del M5S hanno rischiato di indebolire il nostro Paese”.

“Il movimento 5 stelle guarda al passato”

E prosegue: “Mettiamoci in cammino, insieme per il futuro”. “Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale – ha messo in chiaro -. Ci mettiamo in cammino, partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un’onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l’odio, il populismo, sovranisti ed estremismi”. E si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Quello del M5S è “un percorso di chiusura, che guarda al passato”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Non siamo riusciti a cambiare e a raggiungere la maturità”, ha rimarcato il titolare della Farnesina ufficializzando il suo addio al Movimento 5 Stelle.

La Russa: ora non so se il governo resisterà…

La scissione annunciata stasera da Di Maio? ”E’ una botta ai Cinque stelle e una al governo Draghi…”. Ignazio La Russa non ha dubbi sulle conseguenze della rottura consumatasi oggi ufficialmente all’interno del Movimento tra “dimaiani” e Giuseppe Conte. Il vicepresidente del Senato e tra i fondatori di Fratelli d’Italia è convinto che la mossa del ministro degli Esteri è un duro colpo innanzitutto per l’universo grillino ma anche per “Super Mario” e ne trarrà vantaggio il centrodestra alle politiche del 2023. ”Quando la scissione si realizzerà concretamente vedremo il principale partito, M5S, che già perdeva pezzi, spaccarsi ulteriormente. Questo destabilizzerà l’intero quadro di sostegno a Draghi. Non so se il governo resisterebbe senza la paura matta che alberga un po’ in tutti per le elezioni. Al resto ci penseranno gli elettori”.