Di Raggi in peggio: così Gualtieri prosegue il disastro della sindaca M5s

Al peggio non c’è mai fine, come ricordava la vecchietta che pregava per il tiranno di Siracusa, l’unica a farlo in tutto il regno: alla domanda di come mai avesse a cuore la sorte del despota, spiegò che aveva paura che al posto suo arrivasse un tiranno ancora peggiore. Ebbene la parabola del sindaco Gualtieri evoca quell’apologo: è riuscito a fare addirittura peggio di Virginia Raggi.
Emblematica, in tal senso, la vicenda dei lavori di via Portuense, così come ricostruita dalla Lega. “La preferenziale su Via Portuense rappresenta l’ennesima opera dannosa targata 5 stelle e Partito Democratico, dall’inizio di agosto ad oggi si registrano già tre incidenti gravi e sappiamo benissimo come il periodo estivo appena trascorso sia contraddistinto da un minor passaggio di autovetture”. Così in una nota Fabrizio Santori Capogruppo Lega Roma Capitale, Daniele Catalano ed Enrico Nacca Consiglieri Lega Municipio XI

Gualtieri peggio di Raggi: l’emblematico caso di via Portuense
“Con la riapertura delle scuole – spiegano gli esponenti della Lega – temiamo il peggio, tra impianti semaforici discordanti, cordoli pericolosi per pedoni e motociclisti e disservizi di ogni tipo non solo ci sarà un aumento di traffico incredibile, ma la pericolosità della strada speriamo non vada ad incidere sulla sicurezza stradale. Inoltre l’opera, rivendicata dall’assessore capitolino Patanè, non porta alcun beneficio al trasporto pubblico locale visto che la preferenziale è frammentata in più punti che faranno ulteriormente rallentare i flussi discensionali. Gualtieri e Lanzi dimostrano la propria incapacità amministrativa peggiorando la qualità della vita dei cittadini romani”.
Insomma, come Raggi e peggio della Raggi, c’è solo Gualtieri. Il sindaco dem sembra arrivato in Campidoglio per proseguire il lavoro di demolizione e disfacimento messo in atto dalla giunta pentastellata e dalla ineffabile Virginia. Perché la vecchietta dell’apologo di Siracusa aveva già capito tutto.