#DiMaiodimettiti corre su tutta la rete, Italia in imbarazzo

Europa Di Maio

Ormai è un coro: l’hashtag #dimaiodimettiti unisce l’Italia intera. Una Nazione attonita assiste alle prese di posizione del ministro degli Esteri che, privo di qualunque esperienza diplomatica, insulta Putin senza rendersi conto delle conseguenze che rischia l’Italia.

E’ giusto sostenere la lotta del popolo ucraino, ma non l’aiuta una posizione che non ha nulla di governativo nel vero senso della parola. Dopo quattro anni, dal ministro degli Esteri ci si aspetterebbe più cautela e non urla da megafono.

L’hashtag #DiMaiodimettiti

Non lo capisce e per questo rimbomba sulla rete il #dimaiodimettiti senza tregua. Di Maio è diventato il bersaglio degli internauti che temono l’apertura di una brutta pagina per l’Italia.

È riuscito a superare in fischi Roberto Speranza, ministro della Salute, con le sue uscite estemporanee. La realtà è che “Di Maio non si rende conto della gravità delle parole che escono dalla sua bocca. Forse è lì proprio per questa sua capacità”, ironizzano sui social.

Il rischio terza guerra mondiale è ormai temuto da tutti. Ma lui, anziché gettare acqua sul fuoco e tentare di aprire canali diplomatici più efficienti rispetto ad ora, spara baggianate che fanno arrabbiare tutti. Ad esempio: “Zelensky? Un eroe mondiale che merita di essere ascoltato al Parlamento italiano, anche se le cose che ci dirà non siamo disponibili a farle.” E’ come dire prendiamolo in giro.

Cambia troppe posizioni

Del resto, Di Maio ha dovuto cambiare troppe posizioni per giustificare quella che assume al momento. “Il nostro esercito è pronto ma non vogliamo la guerra”, è arrivato pure a dichiarare. Ma non ce l’ha uno che possa parlare al posto suo?

La Farnesina è – dovrebbe essere – il luogo della diplomazia per eccellenza. La sensazione è che Di Maio stia fallendo clamorosamente alla prova decisiva. La domanda che in molti ci poniamo è perché insista nel continuare con i suoi clamorosi errori.