Dipendenti comunali a digiuno. Dalla guerra sui buoni pasto un danno da 150 euro al mese

Un danno stimato nell’ordine dei 150 euro al mese. È questo quanto mediamente stanno rimettendoci i 24 mila dipendenti capitolini, vigili urbani compresi. Da quando il sistema dei buoni pasto elettronici è andato in tilt. Tutta la questione si lega alla gara per la fornitura, che ha visto soccombere la società precedentemente fornitrice del servizio. A favore della Edenred Italia, soggetto subentrante. Con tanto di nuoce card, bianche con raffigurato un piatto di spaghetti.  Ma come spesso accade, dopo l’aggiudicazione è partito un ricorso. E il TAR ha bloccato tutto. Ora anche contro quest’ultimo atto pende una impugnazione, che verrà discussa ad aprile. Ma intanto, gli ultimi ticket percepiti dai dipendenti sono quelli di gennaio. Caricati a marzo. E il calcolo del danno è presto fatto. Dopo che la Raggi aveva aumentato da 5 euro e spicci a 7 il valore dei tagliandi. Si tratta di una cifra che oscilla tra i 100 e i 150 euro al mese. Che fanno terribilmente comodo. In epoca di crisi, e con l’aumento dei prezzi determinato dalla guerra alle porte. Ma per ora, niente da fare. E la rabbia tra i dipendenti aumenta ogni giorno.

Il malumore dei comunali lasciati senza buoni pasto

Corre veloce tra i corridoi il malumore dei comunali. Per i quali i buoni pasto, il cui valore è stato aumentato da 5,25 a 7 euro durante l’era di Virginia Raggi, valgono 100-150 euro in più al mese per ciascuno. “Una bella cifra considerando anche l’aumento dei prezzi” – commenta amareggiato un agente della polizia locale. Anche i caschi bianchi sono infatti tra i 24mila dipendenti rimasti senza buoni pasto. “La nostra preoccupazione riguarda soprattutto i tempi: con l’annullamento dell’aggiudicazione la gara sarà da rifare e rischiamo di rimanere senza ticket per mesi”.

La camera di Consiglio destinata alla discussione del ricorso per revocazione della sentenza, presentato dalla Edenred Italia, è stata rinviata al 12 aprile. Nel frattempo però bisognerà capire come intervenire per ovviare ad una situazione che incide direttamente sulle tasche dei lavoratori.