Disastro Covid, i colpevoli si chiamano Conte e Speranza

Disastro Covid

Pare sempre più evidente che il disastro Covid rischia di non avere giustizia, né in tribunale né in Parlamento. Al massimo  pubblico ludibrio perché è evidente che la vergogna dovrà abbattersi tutta su Conte e Speranza.

Altro che sul presidente lombardo Fontana (che era l’unico preoccupato per il Covid, lo sfotterono pure quando indossò la mascherina in tv). C’era un decreto pronto per le zone rosse nella sua regione firmato da Speranza e non da Conte; il che  testimonia che era lo Stato a doversi muovere.

Chi ha sbagliato sul disastro Covid

Non mi piace infierire ma sul disastro Covid emerge ogni giorno di più che quei due – gli allora premier e ministro della salute – dovrebbero solo sparire.

Da Giletti a La7 l’altra sera mi sono imbattuto di nuovo sul  caso Zambon, il ricercatore costretto a perdere il lavoro perché   disse la verità ma l’Oms “doveva” coprire i ritardi del governo italiano. L’esecutivo ora in carica farebbe bene a recuperarlo al servizio della Nazione (e mi sono permesso di suggerirlo sia alla Meloni che a Salvini e Lollobrigida).

Il caso Zambon; e il piano pandemico

Sul Covid, alla fine il tema è perché non applicarono e nemmeno aggiornarono il piano pandemico del 2006, che firmai da ministro della Salute. E temo che non succederà nulla: ne’ con la giustizia, perché sarebbero reati da ergastolo; ne’ con la commissione, che non si può fare con gli indagati dentro come Conte e Speranza…

Quel ministro trovò il tempo di scrivere un libro ma non il nuovo piano pandemico. È una responsabilità politica enorme (per i giudici anche penale, a quanto si legge).

Assieme al suo premier di allora, dovrebbero davvero scusarsi con l’Italia per le troppe vittime del Covid. Noi non sappiamo se avremmo fatto meglio di loro, perché non viviamo con la stessa presunzione; ma non ci saremmo affidati ad autentici incapaci nel contrasto ad una pandemia davvero terribile.