Discarica di Albano, slitta la data del 26 per la riapertura. E intanto stasera fiaccolata di protesta

Foto Roma Today. La sindaca di Roma e della città metropolitana Virginia Raggi, da giorni ha annunciato l’idea di conferire i primi rifiuti di Roma ad Albano. A partire da lunedì prossimo, 26 luglio. I piani però andranno a quanto pare rivisti. Sì, perché la società proprietaria della discarica ha comunicato, in una lettera indirizzata alla prima cittadina, l’impossibilità operativa dell’area.

Si legge nella lettera: “Rappresentiamo che la compagnia assicurativa non ha ancora effettuato la formale voltura ad Ecoambiente S.r.l. della polizza fidejussoria, attualmente attiva per la gestione operativa della discarica sita in Via Ardeatina. Pertanto non sarà garantito il servizio di conferimento previsto per lunedì“. Una doccia fredda per la Capitale che scoppia di rifiuti. E per la scelta operata dalla sindaca. Non senza forti polemiche, visto quando sta accadendo in questi giorni proprio nella cittadina Castellana. Con la manifestazione di protesta di ieri in piazza S. Pietro. E la fiaccolata prevista per questa sera alle 21. Tutti i manifestanti sono contro la riapertura del vecchio impianto, e precisamente del settimo invaso. Chiuso dal 2016, a causa di un incendio. Ma che risulta ancora autorizzato dalla Regione per 250 mila tonnellate. Nel solito rimpallo di competenze tra la giunta Raggi e quella di Zingaretti. In un risiko politico che sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema dello smaltimento dei rifiuti nel territorio.

Rifiuti: Albano scende in piazza. E la discarica resta chiusa anche lunedì

Ad Albano 1100 tonnellate di rifiuti in discarica e 100 camion al giorno. Ma la gente protesta, abbiamo il 300% in più di tumori

Entro 500 metri dalla discarica di Albano vivono 500 persone. E dai 150 questionari somministrati alle famiglie residenti, vicino alla discarica la mortalità per tumori è superiore del 300% rispetto alla media regionale” hanno ricordato alcune forze politiche del comune castellano. Al centro della duplice contestazione  l’ordinanza della Raggi che deroga l’autorizzazione legata al tmb e la ratifica firmata, venerdì 16 luglio, dal presidente Zingaretti. Due atti che hanno permesso di riaprire il VII invaso di Ronciglione, chiuso dal 2016 a seguito di un incendio al TMB collegato.

E le critiche non sono mancate neanche dal senatore del PD del Lazio Bruno Astorre. “Secondo la Raggi ogni giorno Albano dovrebbe ricevere fino a 1100 tonnellate di rifiuti della Capitale, il che vuol dire che transiteranno sulla strada che porta al Comune in Provincia di Roma circa 100 camion tra andata e ritorno. Possibile nessuno si renda conto della follia di questa scelta?”. Un attacco diretto al M5S quindi. Ma sulle scelte della maggioranza piddina che guida la Regione, c’è silenzio. Mentre i cittadini stretti tra le polemiche politiche non sono più disposti a pazientare.

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