Discarica di Roma davanti a Pomezia: il Comune entra al tavolo e la Regione Lazio archivia tutto: “Poche parole, tanti fatti”

Pomezia, segnata in rosso l'area su cui sarebbe dovuta sorgere la nuova discarica di Roma, davanti al quartiere di Pomezia, foto Google Maps

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Non si farà la discarica ‘Malagrotta bis’ prevista a Roma-Tor Tignosa, proprio davanti al quartiere Roma 2 di Pomezia e a soli 200 metri dalla scuola Fabrizio De Andrè. La decisione è stata comunicata nel corso della Conferenza dei Servizi del 18 dicembre 2025 presso gli uffici regionali della Regione Lazio: la procedura è stata chiusa con un esito negativo e con la definitiva archiviazione della richiesta presentata dalla società Seipa.

Pomezia al tavolo: la mossa del Comune sulla Regione Lazio

Il progetto insisteva sull’ultima porzione di territorio formalmente ricadente nel Comune di Roma, ma di fronte all’ingresso di via Cesare Fiorucci e quindi, nella percezione quotidiana, “davanti Pomezia”. Nella giornata decisiva, sottolinea un comunicato della Lega Pomezia, il Comune ha partecipato attivamente alla Conferenza dei Servizi tramite un funzionario delegato dell’Ufficio Ambiente, affiancato dall’assessora Amelia Paiano (Giunta Felici). È un passaggio politico prima ancora che tecnico – spiega il Commissario della Lega,Luigi Lupo – esserci significa mettere a verbale osservazioni, pretendere interlocuzione e non subire scelte calate dall’alto. Pretendere le proprie ragioni.

Lupo: “Poche parole, tanti fatti” e poi… la linea igienico-sanitaria

Il comunicato di Luigi Lupo, commissario politico della Lega Pomezia, rivendica una pressione condotta con strumenti istituzionali: due esposti e audizioni in cui sono stati evidenziati “molteplici ragioni” di incompatibilità dell’area. Non solo questioni tecniche, ma soprattutto criticità igienico-sanitarie e mancata distanza di sicurezza da siti ad alto rischio ambientale, con timori legati a inquinamento del suolo e dell’atmosfera. Lupo richiama anche la presenza ravvicinata di asilo e comprensorio scolastico e la prossimità alla viabilità principale.

La Regione Lazio e la verifica: il passaggio che chiude la pratica

Sempre nella ricostruzione della Lega, un passaggio chiave sarebbe stato l’impegno dell’assessore regionale Fabrizio Ghera, che avrebbe assicurato verifiche degli uffici e una successiva convocazione della Conferenza dei Servizi con risultati puntuali. Oggi, quel percorso – afferma Lupo – si è tradotto nel provvedimento più netto possibile: l’archiviazione della richiesta. Un esito che, nel linguaggio della politica locale, diventa prova di “concretezza” e di capacità di incidere.

Castro e Valore Civico: l’opposizione che ha alzato la posta

A muovere guerra contro la discarica, dall’opposizione, anche la lista civica Valore Civico, con il consigliere Giacomo Castro, che ha trasformato la vicenda in una battaglia di metodo: chiedere trasparenza, pretendere partecipazione, denunciare l’esclusione iniziale del Comune e spingere perché Pomezia fosse riconosciuta parte in causa. Da lì la mobilitazione civica con una diffida alla regione firmata da 622 persone e un ricorso al Tar Lazio contro la proroga dell’autorizzazione del 2020 (Giunta Zingaretti) scaduta ma prolungata da Rocca a agosto 2025. Due stili diversi, quello di Castro e Lupo, un terreno comune: evitare che Santa Palomba diventi il retrobottega ambientale di Roma.

Castro e Valore Civico: l’opposizione che ha alzato la posta

A valle del verdetto regionale, resta anche il capitolo politico dell’opposizione. La lista civica Valore Civico, con il consigliere Giacomo Castro, aveva trasformato la vicenda in una battaglia di metodo: chiedere trasparenza, pretendere partecipazione, denunciare l’esclusione iniziale del Comune e spingere perché Pomezia fosse riconosciuta parte in causa. Da lì la mobilitazione civica con una diffida firmata da 622 persone e l’annuncio di iniziative amministrative contro la proroga degli atti. Due stili diversi, un terreno comune: evitare che Santa Palomba diventi il retrobottega ambientale di Roma.

Il contesto: un progetto enorme e non solo “inerti”

Sul tavolo, negli anni, è passato un progetto descritto come gigantesco per estensione e capacità, collocato in un’area già segnata da grandi scelte impiantistiche. E il tema più sensibile, emerso nel dibattito pubblico, è stato anche il contenuto potenziale: non solo “inerti” intesi come calcinacci, ma documenti che contemplavano categorie più controverse, comprese ceneri e scorie da combustione. Oggi lo stop chiude una pagina.

Il Comunicato della Lega Pomezia: Poche parole ma fatti!!!

Questa mattina presso i competenti uffici regionali si è tenuta la Conferenza dei Servizi relativa alla richiesta dei pareri definitivi riguardanti l’autorizzazione del sito ambientale denominato ‘Discarica materiali inerti, trasferimento terreni e smaltimento ceneri da combustione’, richiesta dalla società Seipa di Roma per un sito posto di fronte all’ingresso di via Cesare Fiorucci in zona Santa Palomba a Pomezia, però collocato nell’ultima area ricadente nel comune di Roma. A tale riunione ha partecipato attivamente anche il Comune di Pomezia, tramite un funzionario delegato dell’ufficio ambiente coadiuvato dalla nostra assessore, Amelia Paiano della Lega. Vi è da premettere che oltre ai rilievi tecnici evidenziati chiaramente dal nostro ufficio ambientale il sottoscritto per ben due volte ha evidenziato con due dettagliati esposti ed audizioni, che quell’area non poteva essere utilizzata per tali attività per molteplici ragioni, quindi oltre che tecnici anche e soprattutto per problemi igienico sanitari, mancata distanza di sicurezza da siti ad alto rischio ambientale, sia di inquinamento del terreno che dei valori posti in atmosfera;fra l’altro il sito è posto in zona con alta concentrazione abitativa con la presenza di un asilo e comprensorio scolastico ,che va dalle elementari alle medie e a meno di 100 metri compresa la distanza della strada adiacente in via dei Castelli Romani -Solfatara. A seguito di tali rilievi mi fu riferito personalmente dall’assessore regionale Fabrizio Ghera, che i loro uffici avrebbero fatto tutte le verifiche e, al termine delle quali sarebbe stata convocata una conferenza dei servizi evidenziandone i risultati; cosa che oggi si è concretizzata addirittura con una definitiva archiviazione di tutta la richiesta!!! Non è mia intenzione polemizzare con nessuno, ma voglio solo dire che lavorando con concretezza ed incisività è possibile raggiungere risultati come quello odierno, senza magari pubblicizzare ricorsi al TAR a fronte, fra l’altro, di un atto non definitivo. Forse, quindi in questo caso come si è poi visto, non occorreva né spendere soldi né sventolare bandiere associazionistiche. Ovviamente il risultato odierno non rallenterà assolutamente la mia azione amministrativa, tecnica e legale, né quella del mio gruppo politico della Lega sezione di Pomezia, per il contrasto alla costruzione dell’inceneritore voluto dal commissario e sindaco del Comune di Roma, Roberto Gualtieri. Anzi, invito tutte le istituzioni comunali ,regionali ,governative, i tribunali amministrativi ,civili ,penali sino alle massime istituzioni nazionali ed europee al blocco della realizzazione di tale “mostro ambientale” posto anch’esso nelle simili condizioni ,ancorché più pericolose, di questa odierna archiviazione.

Luigi Lupo
Commissario politico Lega Pomezia