Distrutta a Firenze la targa in memoria dei Martiri delle foibe. Sdegno di Fratelli d’Italia

“Ancora uno sfregio alla memoria degli italiani”. Nota congiunta del capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli e del capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, assieme al coordinatore cittadino FdI Jacopo Cellai. “La targa di largo Martiri delle Foibe a Firenze è stata distrutta. Non troviamo parole adeguate ad esprimere il nostro sdegno. La targa era già stata già oggetto di azioni vandaliche nel passato. Ogni anno, puntualmente, c’è qualche idiota che vuole esprimere la propria contrarietà alle celebrazioni delle vittime delle Foibe. E non ci vengano a dire che i deterrenti sono le telecamere e i sistemi di sicurezza. Sarebbe l’ennesimo schiaffo etico e morale alle vittime”.
Individuare i colpevoli della sfregio agli italiani
“Serve anzitutto individuare i colpevoli e sanzionarli duramente – continuano gli esponenti di FdI toscani -. “Sugli eccidi non si scherza. E se qualcuno – ancora oggi – vorrebbe cancellare quella pagina di storia e riabilitare mandanti ed assassini della tragica pulizia etnica che avvenne nella seconda metà del Novecento, noi saremo in prima linea per impedirglielo. Anche per questo, il 10 febbraio – come ogni anno – saremo davanti a quella targa per onorare la memoria dei nostri connazionali”.

Colpa della ritrosia della sinistra ad ammettere le colpe dei comunisti titini
“E’ mancata – sottolineano ancora Draghi e Cellai – la dovuta severità da parte della sinistra nel riconoscere con chiarezza chi siano le vittime e chi gli aggressori in questa vicenda storica. Questo, combinato con l’inerzia delle amministrazioni pubbliche locali di Firenze nel promuovere iniziative per celebrare la memoria dei fatti, contribuisce ancora oggi a far sì che queste frange di cosiddetti antagonisti non siano state isolate come avrebbero dovuto. Chiediamo con forza che l’amministrazione comunale provveda quanto prima al ripristino della targa e che usi ogni mezzo a sua disposizione per individuare i responsabili di questo gesto vigliacco”.