Djokovic agli internazionali di Roma scatena la guerra tra i sottosegretari Costa e Vezzali

“Non mi convincono le motivazioni con le quali la sottosegretaria” alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Valentina “Vezzali, ha detto che Djokovic potrà partecipare agli Internazionali” di tennis “di Roma. Ci sono delle regole che vanno rispettate finché ci sono. Io credo che” creando “dei varchi”, permettendo “delle deroghe, si finisca per dare dei messaggi sbagliati. Credo che dobbiamo essere tutti uguali di fronte alle regole, alle norme. E chi ha un grande seguito, chi può darci una mano in quest’opera, a maggior ragione deve dare il buon esempio. Quindi sono contrario alla presenza di Djokovic agli Internazionali di Roma”. Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, a ’24 Mattino’ su Radio 24, è intervenuto sul caso del campione serbo Novak Djokovic, fermo nella volontà di non vaccinarsi contro Covid-19.
La posizione della Vezzali: “Djokovic è libero di partecipare”
Il tennis “è uno sport all’aperto e non è previsto il green pass rafforzato: quindi se Djokovic vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo. Magari non utilizzando alberghi e ristoranti”. Lo aveva detto ieri al quotidiano “Libero” la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.

C’è da tenere presente che gli internazionali di Roma sono in calendario dal 2 maggio, data nella quale, si spera, non ci sarà neanche più l’obbligo del green pass.
La posizione del tennista serbo, esposta alla BBC
“Se sarei pronto a sacrificare la partecipazione a competizioni come Wimbledon e Open di Francia per la mia posizione sul vaccino? Sì, questo è il prezzo che sono disposto a pagare”. Lo ha detto il numero uno al mondo, il serbo Novak Djokovic in una intervista alla Bbc sulla sua posizione sui vaccini contro il covid. Il 20 volte vincitore di una prova del Grande Slam è stato espulso dall’Australia il mese scorso dopo che il governo ha annullato il suo visto per il suo status vaccinale. Djokovic aveva dichiarato di aver ottenuto un’esenzione medica per entrare nel Paese per giocare agli Australian Open poiché si era recentemente ripreso dal Covid-19. Tuttavia, il ministro dell’immigrazione del Paese, Alex Hawke, ha cancellato personalmente il visto del 34enne serbo, sulla base del fatto che la sua presenza avrebbe potuto incitare a “disordini civili” e incoraggiare sentimenti anti-vaccino. “Non sono mai stato contrario alle vaccinazioni”, ha detto Djoko, confermando di aver fatto i vaccini da bambino, “ma ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa mettere nel proprio corpo”.