Djokovic esentato dal vaccino, Panatta lo sfotte: “Fa come il Marchese del Grillo” (video)

Djokovic Panatta

Djokovic deve dire perché non si può vaccinare. Se gli organizzatori non chiariscono bene i motivi dell’esenzione allora mi ricorda il Marchese del Grillo: “Io so io e voi non siete un c…”. Così Adriano Panatta a Radio Capital parla dell’esenzione concessa a Novak Djokovic per partecipare agli Australian Open. “Se è allergico al vaccino non c’è niente di male, lo dica e venga spiegato”, ha aggiunto Panatta. “Credo che se si partecipa ad un torneo si accettano le regole oppure ci si rifiuta dicendo ‘io non vado perché non sono d’accordo’. Io feci il boicottaggio a Wimbledon… ma erano altre motivazioni. Questo è un caso diverso, c’è un problema sanitario, la vita negli spogliatoi diventa un po’ promiscua, ma non si può scegliere contro chi giocare”.

“Mi sembra poco carino da parte del numero 1 del mondo…Non so se sia vaccinato o meno e non entro nel merito della sua scelta, però quello che trovo assurdo è che il governo australiano a lui permette di entrare e partecipare al torneo senza il vaccino. Anche il numero 20 potrebbe fare la stessa cosa? E il numero 30 uguale? Lui, secondo me, dovrebbe dare l’esempio”. Il due volte campione del Roland Garros Nicola Pietrangeli commenta così l’esenzione vaccinale concessa a Novak Djokovic per poter partecipare all’Australian Open.

Nicola Pietrangeli: “Un campione deve dare il doppio esempio”

“Quello che dovrebbe fare non sta a me dirlo, sono affari suoi ma in partenza, il fatto che chieda di giocare senza essersi sottoposto a quanto richiesto a tutti gli altri, mi sembra poco carino, diciamo così…-aggiunge Pietrangeli a Notizie.com-. È un problema di due pesi e due misure, su questo non c’è dubbio. La domanda è: se fosse stato un altro, lo avrebbero fatto entrare? O è solo perché fa comodo al torneo? Non lo dico come una critica, semplicemente anche io mi pongo una domanda. Chiarisca, faccia vedere meglio questa esenzione, così siamo contenti tutti. Non vedo il perché il governo australiano gli permetta di entrare, a lui, e gli altri no? A mio avviso, la vicenda non è regolare. Non è solo una questione che riguarda lo sport o il mondo del tennis, ma riguarda tutti noi. Il Covid non c’è solo nello sport o nella politica, ma è di tutti. Se sei il numero 1 del mondo, e vuoi entrare in campo, devi dare l’esempio”.

La versione degli Australian Open su Djokovic

“Djokovic non ha avuto nessun trattamento di favore. Se ha ottenuto l’esenzione medica per partecipare è perché ne ha diritto”. Il direttore dell’Australian Open Craig Tiley nega un trattamento di favore nei confronti di Novak Djokovic per poter partecipare al primo Grande Slam dell’anno, dove ha vinto 9 volte e dove è campione in carica, e difende il procedimento messo a punto per valutare le richieste di esenzione. “Lo so che molte persone sono spiazzate dal vedere Novak in Australia viste le sue dichiarazioni sul tema delle vaccinazioni negli ultimi due anni -aggiunge Tiley-. Tuttavia, sta a lui decidere se spiegare o no pubblicamente la sua condizione e la ragione per cui ha ottenuto l’esenzione”.