Domani a Roma si aprono le celebrazioni per il centenario della tumulazione del Milite Ignoto

La tumulazione della salma del milite ignoto

Domani, martedì 1 giugno alle ore 10.30, presso la Sala Bandiere dell’Altare della Patria, alla presenza del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, avverrà l’apertura delle celebrazioni per il centenario della tumulazione del Milite Ignoto che termineranno il 4 novembre. Infatti proprio il 4 novemvre 1921 la salma fu tumulata dove ancora oggi riposa. All’evento, moderato dal giornalista Alberto Matano, interverranno Paolo Mieli e Grazia Riccio Bergamas, pronipote di Maria Bergamas la mamma che fu scelta in rappresentanza di tutte le madri italiane che avevano perso un loro figlio durante la Prima Guerra Mondiale. L’evento sarà trasmesso sul sito e su tutti i canali social del Ministero della Difesa.

La drammatica scelta della salma da parte di Maria Bergamas

Come si ricorderà, Una apposita commissione si occupò di cercare la salma tra i tanti Caduti. E la cercò nei cimiteri di guerra, sparsi lungo tutto il fronte, dalle Alpi all’Adriatico, in particolare laddove gli scontri erano stati più duri. Si scelsero alla fine undici salme, provenieti da tutti i luoghi del fronte, che non portavano né mostrine né elmetto né segni identificativi di alcun genere. Affinché non si potesse risalirne in qualche modo all’identità. La cruciale scelta fu affidata alla triestina Maria Bergamas, mamma di Antonio, irredentista volontaria di Gradisca il cui corpo non fu mai ritrovato, che ebbe il compito di scegliere  tra una delle undici bare allineate nella basilica di Aquileia. La donna sfilò davanti ai feretri, accasciandosi in lacrime davanti al decimo.

La solenne e sacra cerimonia di un secolo fa

Gli altri dieci oggi riposano nel cimitero degli eroi di Aquileia. Il triste e solenne viaggio durò dal 29 ottobre al 2 novembre e quando arrivò a Roma alla stazione di Portonaccio, oggi Tiburtina, accolto dai rappresentanti delle forze armate, dalle vedove dalla madri dei Caduti, con in testa re Vittorio Emanuele III, che seguirono il feretro a piedi sino a Santa Maria degli Angeli. I funerali furono officiati dal vescovo di Trieste Bartolomasi, che aveva benedetto le undici salme di Aquileia con l’acqua del fiume Timavo, che segna il confine con la Jugoslavia, e dove correva il fronte.

Le esequie e la tumulazioni furono quanto di più solenne e sacro si possa immaginare: la salma dapprima portata a spalla da dodici militari e poi caricato su un affusto di cannone trainato a sei cavalli. Il re e il capo del governo Bonomi attendevano la salma all’Altare della Patria. Insieme a diecimila bandiere dei combattenti.

Iniziative di Fratelli d’Italia per il Milite Ignoto

Intanto Fratelli d’Italia chiede che a Milano sia concessa la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Il gruppo consiliare del partito avanzerà oggi la proposta con una mozione ufficiale durante il consiglio comunale di Milano. L’iniziativa messa in campo in occasione del 2 giugno e l’obiettivo è arrivare alla cittadinanza. Con l’intitolazione di una via o di un luogo pubblico entro il 4 novembre 2021, quando ricorre il centenario della tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria a Roma. “Vogliamo che Milano diventi portavoce di questa iniziativa. E che il sindaco porti avanti le procedure per farlo”, ha detto ai giornalisti Carlo Fidanza, europarlamentare Fdi. Presentando insieme a Ignazio La Russa, Stefano Maullo, e al gruppo di Fdi a Milano la mozione.

Richiesta la cittadinanza meneghina per il Milite Ignoto

Oggi in Lombardia solo 71 Comuni hanno concesso la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, in provincia di Milano solo tre. “Milano potrebbe essere la capofila della grandi città”, ha suggerito il consigliere Riccardo De Corato. L’iniziativa è portata avanti dal Gruppo Delle Medaglie D’oro Al Valor Militare D’Italia, che ha inoltrato all’Anci la proposta di conferimento per tutti i Comuni. A Milano suggerita dal colonnello Mauro Arnò, candidato nelle liste di Fdi per le comunali. “Noi – ha detto il consigliere Enrico Marcora – non vorremmo un’onorificenza di seconda categoria. La nostra proposta è quella di intitolare una fermata della nuova metro 4 al Milite Ignoto, magari proprio quella di Sant’Ambrogio”.