Domani al Circo Massimo ultras in piazza contro il governo

domani protesta ultras

Domani a Roma, al Circo Massimo, alle 15 ci sarà una manifestazione di protesta dei “Ragazzi d’Italia”. Non si sa molto su questo movimento, ma si sa che la manifestazione sarà antigovernativa. Inizialmente si era parlato di gruppi di ultras delle curve di tutta Italia che sarebbero venuti a Roma per protestare contro l’attuale situazione politica e sociale e sul modo del governo di gestire l’emergenza. Poi sono cominciate ad arrivare le smentite da varie tifoserie, che si dissociavano dall’iniziativa. Molti giornali militanti pro governo hanno accusato Ragazzi d’Italia di essere neofascisti violenti, ma non si capisce su quale base. E anche lì c’è stata la smentita degli organizzatori.

Domani debutta “dalle curve alle piazze”

Un altro nome del movimento è “Dalle curve alle piazze”. Sembra un movimento di ribellione a tutta una serie di cose, ma non collocato politicamente. Tra gli aderenti alla manifestazione anche gruppi tifosi di Roma e Lazio. Lo slogan della manifestazione è “se non hai il coraggio di ribellarti, non puoi lamentarti”. Più  che di protesta sembra una manifestazione di esasperazione da parte di molte categorie sociali. Ecco il testo del volantino di “Ragazzi d’Italia” da cui forse si può capire qualcosa di più. Non sembra una manifestazione sportiva o politica, ma che parte dalle curve delle tifoserie, anche se non tutte. Certo, è comunque l’ennesima manifestazione di un disagio reale.

“Andrà tutto bene, ma non è andato bene nulla…”

“Con la scusa della pandemia ci hanno arrestato e chiuso in casa per settimane – si legge sulla pagina Dalle Curve alle piazze -. Ci hanno rincoglionito con media, TV e Barbara D’Urso. Ci dicevano Andrà tutto bene e non è andato bene nulla.  Ci hanno tolto la libertà,  ci hanno affamato, ci hanno messo in ginocchio! Solo menzogne e prese per i fondelli. Zero euro a famiglie e lavoratori.  Nessuno ha visto la cassa integrazione. Spariti i buoni pasto e gli aiuti ai più poveri.  Abbandonate le categorie,  le imprese, i disoccupati, i precari, le mamme e le periferie. Ci hanno messo prima le catene ed ora pure la museruola (la mascherina).

Mentre gli italiani non arrivano a fine mese, non mangiano, non hanno futuro loro si dividono il bottino.  (Miliardi di euro a Benetton, Fiat e Alitalia). E’ giunto il momento di ribellarsi.  Innalza il tricolore, grida Italia libera, lotta per la giustizia sociale! I Ragazzi d’Italia. Stiamo arrivando”. In una lettera inviata i giornali, poi, i Ragazzi d’Italia” conclusdono: “Non ultras, non movimenti politici, non partiti ma madri e padri, donne, uomini, ragazzi…”