Domani al Muro delle bambole. Contro la violenza sulle donne disabili

La Meditral, società attiva nel trasporto anche nel campo delle persone diversamente abili, ha voluto lanciare un’iniziativa. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno purtroppo diffuso. E orribile, come quello della violenza sulle portatrici di diverse abilità. Che oltre all’aspetto riprovevole valido per tutte le donne aggredite, se possibile è un’azione ancora più vigliacca. Perché sfrutta legami di fiducia spesso negli ambienti domestici. Di chi da sola non può badare a se stessa. Soltanto che la persona preposta ad aiutare, o il familiare si trasformano in aguzzìni.

Sono oltre 1000 i casi di violenze su donne disabili denunciate ogni anno, e a questo numeri va certamente aggiunto il sommerso. Per chi non ha coraggio, mezzi o forza per denunciare i soprusi. Così domani, martedì 23 novembre alle 11.30 l’onorevole Ileana Argentin madrina e promotrice dell’iniziativa presenterà un progetto presso il Muro delle Bambole, in via degli Acquasparta. Proprio dietro alla sede dell’Ater, al Teatro di Tor di Nona. Per dire basta a questa forma di violenza.

Il comunicato della Meditral

“La Società Meditral Leader nel settore del trasporto intende istituire uno sportello dedicato alla “violenza sulle donne disabili”. Violenza invisibile su donne disagiate. Le stime indicano circa 1000 casi ogni anno, consumate nelle mura domestiche. Con  la soggezione di non contrariare i loro aguzzini, talvolta uniche persone su cui le vittime possono contare. Le maggiori vittime, sono motorie. Di seguito intellettive o psichiatriche, in ultimo anche economiche. Negando loro la gestione del denaro e quindi di accedere all’autodeterminazione. Lo sportello, (…), ha il compito di segnalare qualsiasi evento anomalo all’ASL di appartenenza e ai settori sociali di regione e comune.

Questa iniziativa permetterà di dare voce a tante situazioni ad oggi invisibili. Con  il supporto delle assistenti che quotidianamente assistono le disabili con i quali condividono sorrisi, confidenze e dolori. Nello specifico la società Meditral si avvale di circa 300 assistenti su tutto il territorio con competenze decennali e con rapporti consolidati sia con l’utenza che con le famiglie. L’Onorevole Ileana Argentin nostra madrina e ideatrice dell’iniziativa, ci supporterà per le comunicazioni alle associazioni dei disabili impegnate per intervenire in casi di violenza – continua la nota di Meditral.
Ileana Argentin, da sempre in campo per i diritti dei disabili, afferma che ‘le violenze avvengono per lo più in famiglia, o sono compiute dagli assistenti alle disabili. Le donne con deficit motori sono quasi sempre assistite da uomini’. Può anche succedere che la donna disabile sia cosciente degli abusi di cui è vittima, ma che lasci fare perché teme di contrariare il suo assistente e si sente persa e spaesata senza quel riferimento”.

I centri antiviolenza non sempre preparati a fronteggiare il fenomeno

“In più, i centri antiviolenza non sempre sono preparati per gestire anche la disabilità. Non solo per difficoltà logistiche, ma anche per difficoltà di approccio e di costruzione di un percorso di autonomia che sia adeguato alle particolari condizioni di una donna disabile. In Italia si sono realizzati sportelli di ascolto e sostegno dedicati alle donne disabili vittime di violenza.
È importante, comunque, soprattutto quando le vittime sono più indifese, che chiunque noti qualcosa di strano, non solo segni evidenti sul corpo ma anche un cambiamento di umore e nello stile di vita della persona, intervenga e denunci. Per far si che questa vera e propria barbarie possa finire”.