Domani e lunedì il Lazio cancella dieci anni di malgoverno rosso

Rocca, centrodestra domani Lazio

La scheda elettorale di domani e lunedì nel Lazio vale dieci anni. E la cosiddetta giornata di riflessione odierna serva a sollecitare alla chiamata tanti altri amici, parenti, conoscenti: con la vittoria di Francesco Rocca cancelleremo dieci anni di giunte rosse, guidate da Nicola Zingaretti.

Si vota anche in Lombardia. Lì conoscono bene il buongoverno del centrodestra e si preparano a confermarlo con Attilio Fontana.

Domani il Lazio cambia direzione

Ma sentimento su sentimento, è della nostra regione che parliamo. L’abbiamo amata e servita e non ce ne siamo serviti. E come dice Matteo Salvini vorremmo una comunità di destra con la nostra coalizione di nuovo al governo cinque anni più cinque. La scheda nel Lazio ci offrirà domani questa opportunità.

E lo si coglie ogni giorno che passa. Ieri sera sono stato alla manifestazione di chiusura dei capilista della Lega di Roma e provincia – Pino Cangemi e Laura Cartaginese – e il clima è davvero di attesa per una vittoria che ci godremo tutta intera da martedì in avanti. Lo stesso in provincia di Latina, l’altra sera a Terracina, con Angelo Tripodi e Sara Norcia.

La sinistra spera nel crollo dell’affluenza, pensando che come ai vecchi tempi “votino solo i loro”. Non è più così, ovunque sono stato ho trovato folle autentiche, popolo in carne e ossa, stufo di sopportare guasti su sanità, rifiuti, trasporti e tanto altro.

Una grande coalizione con Rocca

Ovunque coppie di candidati determinati alla battaglia e pronti a governare il Lazio, in egual misura per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Rocca ha messo in campo anche la sua lista civica e ancora Noi Moderati e Udc. Uno squadrone che ha parlato in tutta la regione: agli elettori non piacciono né Alessio D’Amato né Donatella Bianchi.

In particolare di D’Amato ha infastidito un atteggiamento davvero arrogante. A un certo punto pensavo avesse scambiato me con il candidato del centrodestra, attacchi su attacchi. Chi vive la campagna elettorale in questo modo non può essere destinato che alla sconfitta.

A Francesco Rocca, invece, un grande in bocca al lupo. Toccherà a lui governare la regione e lo farà con passione e competenza. Ed è quello che ci vuole.