Domani si lottizza il nuovo procuratore di Roma

Procuratore Prestipino Fb

Procuratore cercasi. Lotti fuori gioco, ma si lottizza lo stesso tra le correnti della magistratura per la Procura di Roma. E domani si dovranno fare i giochi al Csm.

A dieci mesi di distanza da quando Giuseppe Pignatone ha lasciato la magistratura per raggiunti limiti di età, conosceremo il suo successore al vertice della procura di Roma. Una decisione difficile (anche perchè è da qui che è partito il cosiddetto ‘scandalo delle nomine, scaturito dalle intercettazioni dell’inchiesta di Perugia sul pm romano Luca Palamara), che a poche ore di distanza dal voto continua dividere i consiglieri. Anche se c’è chi ancora spera a Palazzo dei marescialli che all’ultimo momento si possa trovare una convergenza ampia, che allo stato ancora non c’è, su uno dei tre candidati.

I tre candidati

I candidati sono il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, quello di Firenze Giuseppe Creazzo e l’attuale reggente della procura di Roma Michele Prestipino (nella foto). Nessuno di loro, salvo accordi dell’ultima ora, riuscirebbe a passare alla prima votazione per la quale è richiesta la maggioranza assoluta.

Domani il procuratore

A decidere, come al solito, saranno le correnti in cui è divisa la magistratura. Servirà comunque  il ballottaggio tra i due più votati, quando basterà a determinare la vittoria anche un solo voto di scarto. In Commissione è stato Lo Voi il più votato: lo ha proposto il laico di Forza Italia Michele Cerabona e lo ha sostenuto Loredana Miccicchè di Magistratura Indipendente, corrente di cui Lo Voi è un autorevole esponente. Allo stato può contare su 5 voti certi, che derivano dal sostegno di tutto il gruppo di Magistratura Indipendente, di Cerabona e dell’altro laico di Forza Italia Alessio Lanzi, deciso ad appoggiarlo.

Ma ovviamente tutto resterà incerto fino alla fine dei giochi, quando sapremo chi comanderà la giustizia a Roma. Una postazione di potere enorme che ha già determinato svolte clamorose con me Piu recenti indagini. Anche quelle finite clamorosamente male.