Si fanno gli esperimenti con le regionali del Lazio, la candidata dei Cinquestelle Donatella Bianchi corre per la presidenza, ma in realtà punta al Parlamento europeo. E vedremo se sono alla fine.
Copione già scritto, perché non ha alcuna possibilità di vittoria. E il suo leader, Giuseppe Conte, già mette le mani avanti. Basta con “la logica voto utile o del meno peggio perché questo non porta da nessuna parte. I cittadini sono stanchi, vogliono programmi chiari e che abbiano una visione, questa è la ragione per cui per noi non basta dirsi progressisti ma bisogna agire come tali”. Parole di Conte, che già capisce quale sarà il nemico, l’appello del Pd al voto utile per il suo candidato Alessio D’Amato e per non far vincere Francesco Rocca, in campo con la coalizione di centrodestra.
Conte scodella per il M5s Donatella Bianchi
Il resto, sono ripicche nell’ambito dell’ex campo largo della sinistra. Conte lo nega, “anzi col Pd siamo candidati in Lombardia insieme”, ma anche lui sa che è un bluff. La partita vera è quella nel Lazio dove “il Pd ha risposto al nostro appello col nome deciso da Renzi e Calenda”. E lui lo vive come un affronto e scodella Donatella Bianchi con due liste: il M5s e una fantomatica lista di sinistra progressista. “Ho visto inoltre Calenda – ha aggiunto l’ex premier – bacchettare il tentativo fittizio del Pd dell’apertura al Movimento, poi smentito dai diretti interessati”.
Poi, la finzione programmatica. Sicuramente Donatella Bianchi porta al M5s una dote ambientalista, ma ci vogliono i voti. Non basta “l’aria nuova” auspicata da Conte.
Sabato vedremo se la partita sarà davvero questa
Siccome la prudenza non è mai troppa, solo sabato si vedrà se Conte fa sul serio – perché qualcuno che dubita ancora sulla sincerità dei Cinquestelle c’è ancora, magari il Pd potrebbe cambiare cavallo… – quando terminerà il deposito delle liste elettorali con i relativi candidati. Se la Bianchi correrà davvero, le augureremo buon viaggio, ma in Europa…