Donne e disabili, Zingaretti choc. E Salvini ha azzeccato la mossa

Donne disabili

Oddio le donne non le abbiamo messe, oddio i disabili alla Lega. Sarà pure contento Nicola Zingaretti per aver piazzato tre capicorrente al governo (Dario Franceschini, Lorenzi Guerini e il compagno Andrea Orlando). Viaggerà più tranquillamente nel partito. Ma quando le donne del Pd scopriranno anche il quarto ministro rosso, Patrizio Bianchi all’istruzione, chi le reggerà più…

E poi, scoprire che finalmente arriva un ministro con delega alla disabilità – una conquista di non poco conto – ma che va alla Lega di Matteo Salvini, ecco che scattano i nervi.

Niente donne dem e ai disabili ci pensa Salvini

La più sincera di tutte è Ileana Argentin, deputata per due legislature e un onesto cursus amministrativo in Campidoglio, dove ha portato con onore la sua disabilità. “Che amarezza, neanche una donna del Pd, inoltre la disabilità rappresentata dalla Lega di Salvini”. E ha detto esattamente quel che molte pensano.

Eppure era stata prontissima, Ileana, a ricordare a Draghi, a nome delle donne del suo partito, di avere attenzione ai diritti dei disabili.

Lo scorso 9 febbraio un accorato appello al premier appena incaricato: “Sentivo pero’ la necessita’ di sottolinearle l’importanza che avrebbe nella squadra di governo un delegato che controlli e indirizzi le politiche sulla disabilita’. Con umilta’ le ricordo che il 7% del PIL del paese gira intorno alla categoria dell’ handicap e che le tante, forse troppe, leggi sulla disabilita’sono oggi inapplicate”.

Zingaretti sotto accusa da Ileana Argentin

“Essendo una giurista e presidente di varie associazioni di disabili mentali e fisici, le evidenzio l’incongruenza di molte norme che non prevedono sanzioni ma solo indicazioni per rispettare i diritti dei cittadini diversamente abili. Lei mi insegna che in base al diritto oggettivo non c’è legge se non c’è sanzione. E quindi ritengo necessario un punto di riferimento che faccia applicare e rispettare le noste norme del settore – aggiunge -. Non un ministero specifico ma una figura di coordinamento di tutti i ministeri i quali molto spesso se ne lavano le mani lasciando tutto in mano al ministero del welfare”.

Draghi l’ha accontentata, ma ha fatto di più, addirittura istituendo il ministero che lei nemmeno immaginava. Ma l’ha dato al nemico…

Povero Zingaretti.