Dopo il barbaro attacco la Jebreal non chiede scusa: anche Conte, Calenda, Boschi e Cirinnà contro di lei

La secondo noi mediocre giornalista Rula Jebreal non chiede scusa alla Meloni ma tenta di difendersi dal suo comportamento vergognoso con toppe peggiori del buco (se sa cosa significa). “Anche la stampa anglosassone ha dato notizia dei reati del padre e del nonno di Trump. Questo accade a molti personaggi pubblici che assumono incarichi di rilievo. Detto questo è chiaro che le responsabilità penali non ricadono mai su terzi”. Lo dice all’AdnKronos la giornalista e scrittrice Rula Jebreal, al centro delle polemiche per un tweet in cui ha attaccato la politica di Giorgia Meloni, leader di Fdi, ricordando anche la vicenda del padre della Meloni, coinvolto anni in un traffico di droga, secondo quanto riportato dalla stampa spagnola.
Per la Jebreal se non vogliamo l’invasione fomentiamo l’odio sociale e quindi i crimini dei clandestini
E continua dicendo che i crimini dei clandestini sono colpa nostra. “Quello che volevo evidenziare non è la vicenda familiare di Giorgia Meloni, che riguarda solo lei, ma la sua propaganda politica che, molto spesso, come quella di Trump, tende a criminalizzare l’intera categoria dei migranti a partire dagli errori o i crimini di alcuni di loro. Fomentando così la radicalizzazione di molti e la crescita dell’odio nella società. Meloni e Trump condividono storie familiari complesse ma non è questo il punto. Il mio è un invito alla riflessione, nella speranza che Meloni, considerando anche il suo vissuto personale, possa proporre una politica più inclusiva e abbandonare la retorica incendiaria che spesso porta all’equazione immigrato uguale criminale”. Ma perché non ci parla della politic ainclusiva dei suoi amici palestinesi?

Cirinnà: una barbarie
Dopo il centrodestra, arrivano le condanne trasversali. “Rula questa è una bassezza. Non si fa politica così e tanto meno giornalismo. Quello che ha fatto il padre della Meloni non c’entra nulla con lei. Cancella questo tweet che tra l’altro ha l’unico effetto di portare ancora più gente a sostenere Fdi (Su questo ci puoi giurare)”. Lo scrive su Twitter Carlo Calenda replicando al post di Rula Jebreal sulla vicenda del padre di Giorgia Meloni. Della stessa opinione Monica Cirinnà: “I fatti riferiti a Giorgia Meloni sono una barbarie. Le persone si valutano per ciò che fanno, scelte politiche, per quello che dicono. Riferirsi ad azioni di terzi è sempre sbagliato. Ne traggano insegnamento coloro che hanno usato questi metodi con avversari, soprattutto se donne”.
Conte: Jebreal subdola e gli attacchi intollerabili
Anche Giuseppe Conte condanna la giornalista militante. “Questo è fango su Giorgia Meloni. Io Meloni e Fratelli d’Italia con il M5S li combatto in tutte le sedi, ma sul piano politico. Non si possono però addebitare in maniera subdola a una figlia – che dal genitore è stata abbandonata, senza avere più rapporti – i reati e gli errori del padre”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, su Facebook, commentando la notizia sulla condanna del padre della premier in pectore, pubblicata dalla stampa spagnola. “E’ inoltre intollerabile – prosegue Conte – mettere etichette su chi viene da situazioni difficili e cerca la propria strada e il riscatto lontano da quel contesto. E una lezione che anche la politica, compresa quella portata avanti da Giorgia Meloni contro chi è in difficoltà e non ha nulla, deve imparare”.
Boschi: gesto incivile
“Trovo incivile attaccare una persona impegnata in politica per ciò che ha fatto o non ha fatto sua padre. Lo pensavo ieri, lo penso oggi. Noi giudicheremo i fatti senza aggredire le famiglie, noi faremo così”. Lo scrive su Twitter la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi.