“Dopo la Brexit via l’inglese. L’italiano diventi lingua ufficiale Ue assieme a francese e tedesco”

palazzo ue

Nella Ue, “dopo la Brexit l’inglese non ha più motivo di essere considerata la lingua principale delle istituzioni europee. Tuttavia, viene usato ancora come strumento ufficiale per le comunicazioni e il lavoro. Il governo Draghi s’impegni affinché l`italiano, lingua della Nazione appartenente al nucleo dei primi Stati fondatori dell`Unione europea, sia l’idioma veicolare usato in tutti gli atti e occasioni. Attualmente lo sono linglese, il francese e il tedesco. L’italiano deve essere lingua di primo rango come le altre tre visto che tuttora è la quarta lingua più studiata al mondo e, come per il francese e il tedesco, deve avere il trattamento partitario perché il suo ruolo è stato fondamentale nella costruzione dell`Unione europea e dell`Europa stessa, essendo la lingua figlia diretta del latino”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d`Italia.

Qual è la lingua che si parla nei Palazzi Ue

Nonostante i documenti ufficiali vengano redatti in tutte le lingue ufficiali dell’unione, le lingue di lavoro delle istituzioni sono essenzialmente due: inglese e francese. Ad oggi, infatti, nei corridoi di Bruxelles l’inglese è predominante, seppur varie attività sono svolte anche in francese. La Commissione europea ha adottato francese, inglese e tedesco come lingue procedurali; mentre il Parlamento europeo regola il numero di traduzioni in base alle richieste dei parlamentari. Tali scelte sono motivate dalla necessità di risparmiare tempo e denaro. Di fatto chi non conosce alla perfezione inglese, francese o tedesco è fortemente limitato nella sua attività di europarlamentare.

Le 24 lingue ufficiali dell’Unione Europea sono le seguenti:

  • italiano, francese, tedesco e olandese (dal 1958)
  • inglese e danese (dal 1973)
  • greco (dal 1981)
  • spagnolo e portoghese (dal 1986)
  • svedese e finlandese (dal 1995)
  • polacco, sloveno, slovacco, ceco, lettone, estone, lituano, ungherese e maltese (dal 2004).