“Dopo Mani Pulite il procuratore Borrelli puntava al Quirinale”

Borrelli con Di Pietro

Il capo del pool di Mani Pulite, Francesco Saverio Borrelli, voleva diventare Capo dello Stato. Lo sostiene Rino Formica, ex ministro ed esponente di spicco del Psi, in una lunga intervista al Corriere della Sera.

“I servizi avevano materiale scottante su Borrelli e gli altri pm”

I servizi avevano scoperto “che un po’ tutti i magistrati del pool non erano stinchi di santo. Non solo Di Pietro. Ognuno aveva il suo corrispondente esterno: politico, religioso, internazionale. E ognuno aveva la sua ambizione: chi voleva fare il presidente del Consiglio, chi il presidente della Repubblica…”, ossia “il capo del pool”. In una lunga intervista ad Aldo Cazzullo del Corriere, il 97enne Rino Formica, ex ministro ed esponente di spicco del Psi, ripercorre, tra l’altro, la vicenda di Mani pulite, spiegando che quando parlò del “poker d’assi” in mano a Bettino Craxi si riferiva “alle informazioni che i servizi e la polizia avevano fornito ad Amato, che era presidente del Consiglio”, “segnalazioni sul traffico telefonico dei componenti del pool”.

“Nenni andava in bestia quando si nominava Mussolini”

In particolare, riferendosi a Borrelli, chiosa: “Quando un magistrato appare in tv e dà ordini al Parlamento, già agisce come un aspirante capo di Stato”, spiega. Passando all’oggi, Formica dice di vedere il futuro dell’Italia legato alla politica estera: “Sono convinto che stia per nascere un nuovo ordine mondiale. La grande crisi della globalizzazione ha provocato le guerre. Se vogliono evitare la terza guerra mondiale, le grandi potenze ora devono imporre una tregua generale di sei mesi, e sedersi a un tavolo per trasformarla in una pace duratura. Una nuova Yalta”.

“Il problema è che al tavolo delle grandi potenze rischia di non sedere l’Europa. E la colpa è anche nostra, di noi italiani”, aggiunge, “perché le nostre classi dirigenti hanno perso la ragione, sono obnubilate dalle sirene populiste e antieuropee. Se alle prossime elezioni le forze europeiste italiane non batteranno un colpo, il Paese andrà incontro al disastro”.