Dopo terremoto e pandemia, Amatrice torna alla vita con la musica

Tornano ad Amatrice i corsi della Casa della Musica. L’importante istituzione culturale del Comune reatino, ora fruibile per i corsi di musica “in presenza” e “on line”, verrà inaugurata appena l’allentamento delle misure restrittive correlate alla pandemia da Covid-19 lo permetterà. Fondamentali il duro lavoro e il generoso supporto di numerosi enti e aziende provenienti da ogni parte d’Italia. La multinazionale torinese Urmet ha contribuito alla causa donando un moderno impianto antintrusione dotato di videosorveglianza e numerosi componenti dell’impianto elettrico della struttura. Che torna ad essere fruibile per i giovanissimi musicisti amatriciani.
Amatrice torna alla vita anche così
Dopo un timido inizio nel dicembre scorso, la struttura è ora utilizzata, seguendo le regole del distanziamento sociale, per i complessi musicali mentre da gennaio sono stati organizzati “su prenotazione” i corsi per i bambini della banda. Da domani partiranno finalmente i corsi regolari per i ragazzi amatriciani, portando la nuova Casa della Musica quasi a un’attività a pieno regime, pur nei limiti delle restrizioni previste per legge. La nuova struttura sorge nelle vicinanze dell’insediamento “Colle Magrone 2” ed è composta da 3 sale prova (2 da 21 mq ed una da 24 mq) e da una sala dedicata alla banda da 40 mq. La Casa della Musica di Amatrice inaugurata ufficialmente, alla presenza delle autorità comunali amatriciane e della Regione Lazio, appena l’allentamento delle misure restrittive correlate alla pandemia da Covid-19 lo permetterà.

La soddisfazione del sindaco di Amatrice
«Sono davvero felice che i lavori di ricostruzione della Casa della Musica siano finalmente terminati e che la struttura sia stata messa a disposizione di tutti i cittadini. Una istituzione dal valore imprescindibile per la nostra comunità – afferma Antonio Fontanella, sindaco di Amatrice -. Oltre all’indubbia valenza culturale, in questo progetto è presente anche una importantissima componente sociale: la musica è infatti motivo di aggregazione educativa, crescita personale e comunitaria per Amatrice. Come Amministrazione Comunale siamo davvero contenti e orgogliosi della rinascita di questa importante istituzione e inviamo quindi un sentito ringraziamento alla Urmet e ai cittadini piemontesi che ci hanno sempre sostenuto con generosità».
Il centro reatino sempre molto attivo da questo punto dei vista
Prima del devastante terremoto del 24 agosto 2016 infatti (e purtroppo dei successivi) Amatrice era molto attiva sotto il profilo musicale. La banda, oltre alla sua consueta attività, svolgeva il compito di avviamento alla musica per i giovani e giovanissimi. Ben tre gruppi musicali erano attivi sul territorio coinvolgendo trasversalmente tutte le fasce di età. La quasi totalità di queste attività musicali si svolgeva nel comprensorio dell’ ex opera “Don Minozzi” andata totalmente distrutta con il sisma. In questo contesto mancavano gli spazi didattici per la banda. E quelli sociali perché queste attività vadano avanti e contribuiscano alla rinascita di quel tessuto sociale di Amatrice (comprese le molteplici frazioni) completamente distrutto nel corso del terribile anno 2016 a causa del terremoto.
L’intervento del comune e di altri soggetti
L’associazione culturale amatriciana Aps “Lo Spirito nel Tempo” si è quindi fatta ideatrice e promotrice di questo progetto. Che è mirato alla realizzazione di uno spazio condiviso per permettere la continuazione delle attività musicali cittadine. In piena sinergia con la Banda Musicale “Città dell’Amatrice” che si è subito affiancata. Il progetto sviluppato, il Comune di Amatrice identificato e concesso un terreno e aperto il cantiere. Che ha poi portato alla completa ricostruzione dell’edificio, anche grazie alle donazioni di tante aziende provenienti da ogni parte d’Italia. Dal Piemonte si è messa a disposizione la Urmet, inserita in una “task force” di realtà produttive che hanno fornito il loro contributo in beni e servizi.
Dopo quattro anni verso una vita normale
«Conosciamo bene la realtà di Amatrice. E le difficoltà che vivono quotidianamente i suoi cittadini per ritornare ad una vita normale dopo oltre quattro anni di faticosa ricostruzione. Come spiega Fiammetta Cometto, amministratore delegato di Urmet Group -. Per questo motivo abbiamo voluto mettere a disposizione della Casa della Musica di Amatrice tutta la nostra esperienza ultradecennale nel campo della sicurezza. Per dare anche noi un piccolo contributo alla rinascita di un importante punto di riferimento culturale, formativo e aggregativo per tanti bambini e giovani amatriciani. Siamo orgogliosi di aver rappresentato il Piemonte in questa bellissima gara di solidarietà».
Solidarietà da più parti per Amatrice
«Voglio ringraziare di cuore la Urmet di Torino. Per la donazione effettuata alla Casa della Musica di Amatrice – sottolinea Leopoldo Corsi, presidente dell’Associazione Aps “Lo Spirito nel Tempo” -. Grazie a questo prezioso contributo abbiamo potuto completare con materiale di altissima qualità l’impianto elettrico. E abbiamo potuto dotare la struttura dell’impianto di videosorveglianza e di quello d’allarme. Anche con il vostro generoso sostegno la Casa della Musica è una realtà. E, in un territorio così profondamente ferito dagli eventi sismici del 2016, ritorna ad avere un’importanza di rilievo per tutti i cittadini amatriciani».