Ci mancavano pure i Dpcm di Draghi, ridicoli e senza controllo

Dpcm controlli

Ma toglieteli dalla circolazione questi Dpcm senza alcuna possibilità di controllo e che sconfinano nel ridicolo. Li adottò in maniera esagerata Giuseppe Conte ed ora sembrano piacere in modo eccessivo anche a Mario Draghi.

Questa storia dell’utilizzo del Green pass sta facendo indemoniare un mare di gente. A partire anche da chi ha fatto il suo dovere porgendo il braccio per almeno tre volte. Ma non si capisce l’accanimento e proprio perché non c’è controllo sui Dpcm.

Ancora Dpcm (ora di Draghi) senza controllo

Ad esempio, se li firma il Presidente del Consiglio e il Parlamento non può dire né sì né no. Così come neppure il Presidente della Repubblica può eccepire alcunché. Siamo alla mercé di Palazzo Chigi e della sue invenzioni anti Covid.

Solo così può capitare che scappi di mano la sciocchezza sulla pensione che non si può ritirare all’ufficio postale senza certificato verde. Il che trova subito la difesa d’ufficio: ma tanto sono pochi i non vaccinati. E allora a che serve questa inutile cattiveria non lo spiegano.

Si può definire l’ultimo Dpcm sui servizi a cui si può accedere un atto di bullismo istituzionale, di protervia senza eguali nella storia della nostra democrazia?

Sì alla vaccinazione non alle stupidaggini

Il che fa talmente indignare che ormai è passato sotto silenzio il divieto di poter lavorare senza green pass. Come se non fosse un diritto da garantire invece. Ma l’indignazione è talmente elevata che anche la storia del rifiuto della pensione supera ogni precedente espressione di rabbia.

Non so se chi governa questo Paese se ne rende conto. Ed è diventato un problema di sistema politico più che di singoli partiti. Perché ormai chi osa sussurrare perplessità nei confronti di Draghi viene giudicato alla stregua di un pericoloso sovversivo. Ora vorrebbero issarlo persino al Quirinale…

Gli italiani hanno detto sì alla vaccinazione, non alle stupidaggini che diventano norma perché le firma Mario Draghi. Finitela.