Dramma a Colleferro: 22enne aggredisce il nonno e minaccia la Polizia con un coltello

anziano

Doveva essere un gesto di accoglienza, forse l’ultimo tentativo di tenere insieme una famiglia già segnata dal disagio. Invece, nel giro di pochi minuti, si è trasformato in un episodio di violenza estrema che ha sconvolto un intero quartiere. È quanto accaduto la sera del 2 dicembre in via Gramsci, nel cuore di Colleferro, dove un giovane di 22 anni ha brutalmente aggredito il nonno, arrivando poi a sfidare gli agenti di Polizia con un coltello.

Una convivenza segnata da fragilità, tensioni e dipendenze

Erano circa le 20:00 del 2 dicembre 2025 quando le urla provenienti da un’abitazione hanno rotto il silenzio serale della zona. All’interno dell’appartamento, il nipote B.N., nato nel 2002, si è improvvisamente scagliato contro il nonno, colpendolo con estrema violenza utilizzando un bastone di alluminio. L’anziano è stato colpito ripetutamente alla testa, finendo a terra in una pozza di sangue, con ferite profonde e un quadro clinico subito apparso gravissimo.

Quando sul posto è arrivata l’autoradio della Polizia di Stato, insieme ai sanitari del 118, la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori era drammatica. L’anziano giaceva a terra, ferito in modo serio, mentre il giovane si era barricato al piano terra dell’abitazione, completamente fuori controllo e armato.

Il confronto con la Polizia di Colleferro

Il 22enne, già noto in ambito familiare per problemi di dipendenza che da tempo rendevano la convivenza un inferno fatto di minacce, scatti d’ira e oggetti distrutti, non ha mostrato alcuna intenzione di arrendersi. Al tentativo degli agenti del Commissariato di P.S. di Colleferro di avvicinarsi, il giovane ha aperto la porta brandendo un coltello a scatto lungo 22 centimetri, puntandolo contro i poliziotti tra insulti e gravi minacce.

A quel punto è iniziata una fase delicatissima. Gli agenti della pattuglia, supportati dalla Squadra Anticrimine, hanno avviato una complessa attività di negoziazione, fatta di dialogo, calma e sangue freddo. Quei minuti, descritti dagli operatori come interminabili, si sono rivelati decisivi: mentre il ragazzo veniva tenuto impegnato nel confronto verbale, i sanitari sono riusciti a prelevare il nonno in sicurezza, trasportandolo d’urgenza al pronto soccorso in codice rosso.

Una volta messo in salvo l’anziano e allontanato ogni pericolo immediato per gli altri occupanti, gli agenti sono riusciti a fare irruzione nell’abitazione, disarmando il ventiduenne prima che potesse colpire ancora.

La casa devastata, la denuncia e il carcere di Velletri

All’interno dell’appartamento, in particolare al piano superiore, i segni della furia erano evidenti: sangue ovunque e quel bastone di alluminio ancora sporco di tracce ematiche, silenzioso testimone di una violenza difficile da spiegare.

Dietro la cronaca emerge una storia di disagio profondo e solitudine. La madre del giovane stava da tempo cercando una soluzione, provando a inserirlo in una comunità terapeutica, consapevole della pericolosità della dipendenza del figlio. Era stato proprio il nonno, spinto da un affetto più forte della prudenza, ad accoglierlo in casa, nonostante precedenti episodi di aggressività.

L’anziano, trasportato presso l’Ospedale Parodi Delfino, è stato refertato con una prognosi di 45 giorni per fratture e contusioni multiple. Nonostante le gravi condizioni, ha trovato la forza di sporgere denuncia.

Per il nipote si sono aperte le porte del carcere di Velletri. Dovrà rispondere dei reati di lesioni gravissime, estorsione e minaccia a pubblico ufficiale.

L’intervento rapido e il sangue freddo degli uomini del Commissariato di Polizia di Colleferro hanno evitato che una serata di ordinaria follia degenerasse in una tragedia irreversibile.