Drammatico bilancio per gli hotel romani: 9 su dieci chiusi. Turisti calati dell’82 per cento

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“A Roma su 1.200 hotel disponibili il 90% è chiuso, di cui la metà fin da marzo e che da allora non ha più riaperto. Quelli aperti sono circa un centinaio”. E’ la stima che traccia, Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi.

Gli hotel romani al collasso economico

Un bilancio pesantissimo per la Capitale “come anche per le altre città d’arte che, a differenza delle località di mare e di montagna che in parte questa estate hanno lavorato, sono ferme a livello turistico e lo saranno presumibilmente per tutto il 2021”, conclude.

Lo studio di Bankitalia: nei primi 9 mesi a Roma calo dell’82 per cento

Durante i primi tre trimestri del 2020 le presenze turistiche nella città metropolitana di Roma Capitale sono diminuite del 77,1% rispetto all’anno precedente, il calo è più pronunciato per il turismo straniero (82,6% contro il -65,8% degli italiani). Il tasso di occupazione delle camere è sceso al 23% (dal 74% dello stesso periodo dell’anno precedente), più che nelle altre principali città turistiche italiane ed europee. Nel terzo trimestre il traffico dei crocieristi si è sostanzialmente azzerato: a settembre le presenze di turisti stranieri erano appena l’8% di quelle del settembre 2019. E’ quanto emerge dal rapporto ‘L’economia del Lazio. Aggiornamento congiunturale’ elaborato dalla Banca d’Italia e presentato oggi.

Nel Lazio i turisti stranieri erano la maggioranza

“Per la regione il calo è stato più forte che in altre aree perché nel Lazio pesa soprattutto il turismo straniero e, in questo momento, oltre all’impossibilità di viaggiare, dai Paesi dai quali provengono i turisti, come Stati Uniti, Francia o Germania, sono in piena crisi pandemica”, ha spiegato Raffaello Bronzini, della divisione Analisi e Ricerca dell’Istituto di via Nazionale.

“Nel complesso del Paese la spesa dei turisti stranieri, stimata dall’Indagine sul turismo internazionale della Banca d’Italia solo a livello nazionale a causa dell’emergenza sanitaria, è calata nei primi sei mesi dell’anno di oltre i due terzi; per il Lazio tale calo corrisponderebbe a una riduzione di quasi 2,5 miliardi di euro”, si legge nel rapporto.