Droga e violenza a Roma: due sequestri e un tentato omicidio scuotono i Castelli

Carabinieri in azione a Roma

Due sequestri di persona nel giro di due settimane, un tentato omicidio a Roma, sei arresti eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati. È la fotografia di un’indagine che svela un pezzo di narcotraffico romano sempre più brutale e organizzato. Tra gli arrestati, tre sudamericani, due albanesi e un italiano, ritenuti responsabili – a vario titolo – dei sequestri avvenuti il 2 e il 19 giugno 2024 in un’abitazione a Lanuvio, in provincia di Roma. In un caso, la vittima è stata anche ferita da un’arma da fuoco.

Sequestri legati a estorsioni nel narcotraffico

Il primo sequestro, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è avvenuto il 2 giugno. Due sudamericani, insieme a un italiano, avrebbero agito su incarico di un albanese per rapire un pregiudicato genovese. Il motivo? Un credito da 60mila euro maturato nel traffico di stupefacenti. L’uomo è stato portato in un appartamento a Lanuvio, ammanettato, incappucciato e minacciato di morte con una pistola. L’obiettivo era fargli restituire la somma, con le cattive.

Il secondo sequestro è ancora più violento. Succede il 19 giugno. Vittima un commerciante di auto della provincia di Latina. I sequestratori – due sudamericani e un albanese, quest’ultimo indicato come il mandante – volevano ottenere informazioni su un’organizzazione criminale rivale. Anche lui è stato ammanettato e minacciato, ma in più è stato colpito da un proiettile all’addome, probabilmente sparato da uno dei due sudamericani.

Collegate anche le indagini sul tentato omicidio di Giancarlo Tei a Roma

L’operazione si inserisce nel quadro di un’inchiesta più ampia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma. Già il 20 giugno, tre degli arrestati erano stati colpiti da una prima ordinanza di custodia cautelare per il tentato omicidio di Giancarlo Tei, pregiudicato narcotrafficante, aggredito l’11 maggio 2024 a Tor Bella Monaca.

Tra i destinatari del provvedimento c’è anche un narcotrafficante albanese già detenuto, considerato una figura di spicco nella gestione dello spaccio tra Roma e i Castelli Romani. Tutti gli episodi sono aggravati dal metodo mafioso. In altre parole, intimidazioni e violenza sistematica per controllare i traffici.

Perquisizioni in corso

Nel corso delle operazioni esecutive condotte questa mattina, lunedì 14 luglio 2025, i Carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni domiciliari che hanno portato a importanti sequestri. Durante i controlli, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro 10 telefoni cellulari, strumenti spesso utilizzati per gestire comunicazioni criptate nell’ambito di attività illecite. Sono stati inoltre trovati 16.160 euro in contanti, somma ritenuta sospetta e potenzialmente legata a traffici illeciti.

Tra gli oggetti di valore sequestrati figurano due orologi Rolex e un bracciale in smeraldi di tipo “tennis”, probabili indicatori di un tenore di vita non compatibile con redditi dichiarati. Le forze dell’ordine hanno anche recuperato un’agenda contenente appunti riconducibili al traffico di sostanze stupefacenti, insieme a un modesto quantitativo di cocaina destinato, con ogni probabilità, a uso personale.