Droga, in ascesa le gang albanesi, nigeriane e nordafricane, in combutta con le nostre


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“Nel 2022, anche le strutture criminali di matrice etnica hanno continuato a sviluppare una sempre maggiore pericolosità e autonomia operativa nella conduzione del traffico e dello spaccio degli stupefacenti. Come? Acquisendo capacità logistiche e relazionali idonee a consentire la gestione delle transazioni illecite, dal momento dell’acquisto della droga presso i grandi cartelli nei luoghi di produzione o di stoccaggio, fino alla distribuzione al dettaglio in molte regioni del territorio nazionale”. E’ quanto riporta la relazione 2023 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Ruolo emergente per le organizzazioni albanesi

“Le risultanze investigative, relative al 2022, confermano il ruolo emergente delle organizzazioni albanesi, che sono presenti in gran parte del territorio italiano e possono ormai ritenersi tra i sodalizi di matrice straniera più attivi e pienamente affermati sullo scenario nazionale del narcotraffico – si osserva nel report -. Si tratta di una vera e propria consacrazione all’interno del network criminale”. “I narcotrafficanti albanesi stanno rapidamente scalando le classifiche delle più agguerrite e potenti organizzazioni dedite al traffico della droga, come dimostra, peraltro, il numero elevato di affiliati di tale etnia denunciati, lo scorso anno, all’autorità giudiziaria per il reato di spaccio di stupefacenti (1.562 su 9.105 unità, il 17,1% di tutti i denunciati stranieri)”, si sottolinea.

In ascesa anche la criminalità nigeriana

“Tra le altre organizzazioni straniere, è in progressiva ascesa la criminalità nigeriana, la cui operatività, pur estendendosi a plurimi fenomeni criminali, è ormai consolidata nel finanziamento e nella gestione del narcotraffico internazionale. Le formazioni nigeriane, costituite da gruppi di culto o confraternite criminali, sono presenti in quasi tutte le regioni, ma, in particolar modo, in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Campania e Sicilia. Formate da associati sempre più giovani e aggressivi, sono tra i sodalizi più attivi nello spaccio delle droghe, senza tuttavia pregiudicare gli equilibri criminali dei territori, nei quali si vanno rapidamente radicando – continua la relazione -.

In azione sistemi illegittimi di money transfer

Le indagini delle Forze di Polizia hanno portato alla luce le modalità di trasferimento dei proventi di tale illecita attività nella madrepatria, attraverso veri e propri circuiti finanziari paralleli, consistenti in sistemi illegittimi di money transfer, rapidi e anonimi, ubicati all’interno di esercizi commerciali di copertura. Di pari livello, appaiono le consorterie criminali nordafricane, provenienti soprattutto dalla regione del Maghreb, oggi tendenzialmente di tipo stanziale e radicate in quasi tutto il territorio nazionale – aggiunge la relazione -.

Salto di qualità anche per le bande nordafricane in combutta con le nostre

In virtù della solida integrazione nel tessuto socio-criminale urbano, anche in aree dove tradizionalmente sono attive realtà delinquenziali autoctone, tali associazioni gestiscono ampie aeree di spaccio al dettaglio di diverse tipologie di stupefacenti, in collaborazione con altri gruppi etnici o italiani, nonché con gruppi appartenenti alla criminalità di tipo mafioso. Affiora, dalle attività investigative, un preoccupante salto di qualità nelle proiezioni criminali di tali gruppi, che appaiono ormai in grado di gestire autonomamente l’importazione di ingenti partite di droga, cocaina in particolare, dal nord Europa fino in Italia, utilizzando corrieri e autovetture dotate di doppiofondo”.