Droga libera e cittadinanza facile: ma che furbetti al Pd …

Droga Pd

Droga libera e scorciatoie per la cittadinanza agli stranieri: se sono gli obiettivi del Pd, si prenda almeno il disturbo di vincere le elezioni.

Perché la provocazione di Enrico Letta e dei suoi sta tutta qui. Vogliono approfittare di una condizione di caos parlamentare per decidere l’approvazione di quello che piace a loro senza che agli italiani abbiano mai chiesto il consenso.

Ecco la droga che piace ai furbetti del Pd

È una pretesa intollerabile quella di far ingoiare lo iusscholae e la cannabis a chi sta al governo perché Mattarella chiese unità contro il Covid, per il Pnrr e ora per la guerra russo-ucraina.

No, il Pd approfitta di tutto questo per costringere Lega e Forza Italia a subire diktat ideologici della sinistra. I temi divisivi imposti nell’agenda politica a chi non li condivide: roba mai vista.

Il Nazareno avrebbe potuto approvare questi provvedimenti con le “sue” maggioranze. Basti pensare ai governi di Matteo Renzi e di Paolo Gentiloni e anche al Conte 2. No, devono sfracellare gli zibidei al centrodestra di governo.

Per fortuna, questa volta proprio il centrodestra non sembra disponibile a farsi mettere sotto dagli arroganti. E se anche a Montecitorio, tra mille fatiche parlamentari, i demagoghi rossi dovessero farcela, sarà il Senato il muro dove cadrà ogni tentativo di agire a colpi di prepotenza.

E vogliono pure la cittadinanza facile

Al Nazareno hanno davvero la faccia tosta. “E’ materia parlamentare”, dicono con la boccuccia curva ad ohibò. Come se per il centrodestra fosse agevole fischiettare mentre si fanno i fatti loro su droga e cittadinanza perché lo pretende il Pd.

Potranno dire di sì a questi progetti i bravi ragazzi di Peschiera, ma non i rappresentanti di un popolo che chiede cose serie alla politica: carovita, lavoro, pensioni sono le emergenze più drammatiche.

Levate di mezzo quelle leggi, altrimenti siete voi che buttate giù il governo. Vorrà dire che dopo Draghi saranno finalmente gli italiani a decidere da chi vogliono essere governati.