Due nuovi impianti per rifiuti a Roma: il Campidoglio accende l’ennesimo mutuo, i fondi PNRR non bastano

Roma sud, l’Assemblea Capitolina ha dato il via libera alla realizzazione di due nuovi impianti per il trattamento delle frazioni secche della raccolta differenziata nei quartieri di Rocca Cencia (Municipio VI) e Ponte Malnome (Municipio IX). Si tratta di due progetti che – secondo il Campidoglio – serviranno a selezionare materiali come carta, cartone e plastica. Entrambe le strutture saranno realizzate su terreni di proprietà di AMA S.p.A., ma entreranno nella disponibilità del Comune di Roma grazie alla costituzione del diritto di superficie per 20 anni. Così si legge tra le carte che Il Nuovo 7 Colli ha potuto visionare.
Roma, fondi PNRR insufficienti per i due impianti dei rifiuti: via all’ennesimo mutuo
I due impianti, che inizialmente avrebbero dovuto essere realizzati solo coi fondi del PNRR, non sono rientrati tra gli interventi finanziati, nonostante l’ammissione in graduatoria. Il motivo è semplice: i fondi previsti dal Piano sono risultati esauriti. Roma Capitale ha quindi fatto ricorso a un canale parallelo, attivato con l’art. 42 del Decreto-legge 50/2022, che ha istituito un fondo nazionale di sostegno per le grandi città escluse dal finanziamento PNRR.
Tuttavia, anche questa fonte non è bastata a coprire l’intero fabbisogno economico necessario per i due progetti. Così il Campidoglio ha deciso di accendere un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per garantire la copertura finanziaria dei due impianti. Il prestito sarà perfezionato solo dopo l’effettiva costituzione del diritto di superficie in favore di Roma Capitale.

Gualtieri assente: i due impianti dei rifiuti ( e il nuovo mutuo) passano con la presidente Celli
Al momento del voto finale in Campidoglio, il sindaco Roberto Gualtieri era assente. Sindaco Gualtieri che è anche Commissario ai Rifiuti per Roma, nominato dall’ex premier Mario Draghi. Nonché, tra l’altro, Commissario per il rientro del debito di Roma fino al 2028. A presiedere la seduta del 30 luglio in Aula Giulio Cesare è stata la presidente dell’Assemblea Svetlana Celli, che ha sostituito il primo cittadino Gualtieri. La delibera è passata con il numero legale minimo. Solo 25 consiglieri erano presenti su 49. Mentre ben 24 risultavano assenti (tra io quali il sindaco-Commissario).
I costi del nuovo mutuo: quanto pagherà Roma?
Il valore economico dei due impianti non è stato dichiarato nel dettaglio, tra le carte. Ma si tratta di opere pubbliche molto costose e, tra l’altro, da completare di corsa, entro il 2026. Visto che rientrano tra le infrastrutture giubilari. Infrastrutture avviate con procedure accelerate e autorizzate con ordinanze commissariali lampo di Gualtieri. Ordinanze con le quali ha accelerato la realizzazione dei progetti e rilasciato le necessarie valutazioni ambientali. Così riportano sempre le carte. I costi, quindi, sono destinati a salire vista l’urgenza.
Roma e i suoi 276 milioni di euro di debiti, tra mutui e prestiti
Resta però la questione centrale: ancora una volta, Roma dovrà fare ricorso al debito per finanziare servizi essenziali. E in una città con un debito storico superiore ai 276 milioni di euro, come da noi documentato il 7 giugno scorso. Ogni nuovo mutuo-prestito alimenta il rischio di un default operativo di lungo periodo.
La scelta di non rinviare la discussione e il voto dei due progetti, nonostante l’assenza del primo cittadino, e di approvare comunque l’impegno economico, denota una chiara volontà politica di proseguire nella direzione tracciata dal l’Amministrazione Gualtieri.
Il nodo politico-economico: investimenti o indebitamento di Roma?
La decisione di contrarre un nuovo mutuo in assenza di copertura totale da parte dello Stato e dell’Unione Europea accende il dibattito sull’uso del debito come leva per lo sviluppo urbano. In una città che da decenni fatica a uscire dalla morsa della crisi finanziaria e che a giugno scorso ha dovuto rinegoziare i propri conti con la Cassa Depositi e Prestiti, ogni nuovo prestito pesa come un macigno.
Oltre 70 milioni di euro di progetti, sempre con mutui e prestiti
Negli ultimi mesi la Giunta e maggioranza Gualtieri ha acceso una quantità considerevole di nuovi mutui bancari e/o prestiti che i romani dovranno pagare per decenni a venire, Mutui-prestiti che ammontano a circa 70 milioni di euro. Come da noi documentato con una serie di articoli.
Mutui per creare nuove aree sport e gioco-bimbi, mutui per i nuovi ‘100 parchi per Roma’, mutui per nuovi asili, mutui per le nuove aiuole in centro, mutui per il nuovo canile-ospedale veterinario, mutui per il Parco d’Affaccio sul Tevere di Ostia, mutui faraonici per la scuola media di Cesano, persino mutui per il restyling del Bioparco di Roma, etc etc.
Tutte opere che vedranno la luce appena prima della prossima tornata elettorale attesa per la primavera 2027, pronte da mostrare ai cittadini-elettori. Delibere di Giunta di accensione di nuovi mutui-prestiti che spesso e volentieri sono state disertate dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, come ricostruito sempre nei nostri articoli.
Ma il sindaco-Commissario di Roma non dovrebbe metterci sempre la faccia?
Ora, lo stesso sindaco Gualtieri non si presenta in aula Giulio Cesare – nonostante la sua doppia veste anche di Commissario. Ma il sindaco-Commissario non dovrebbe sovrintendere sempre e comunque, almeno a livello politico-istituzionale, tali operazioni? Il sindaco non dovrebbe metterci sempre la faccia?
Si diserta l’aula quando c’è da spiegare. Ma si torna in scena — col tanto di nastro tricolore — al momento del taglio del nastro.
E mentre Roma continua a barcollare sotto il peso del suo eterno debito, il sindaco-commissario risulta assente nei passaggi cruciali. Intanto la campagna elettorale per le elezioni del 2027, anche se non formalmente, per qualcuno è già iniziata. Ma se il consenso elettorale si dovesse giocare anche sul debito di Roma, allora è bene ricordare che le promesse politiche, come i mutui e prestiti, prima o poi vanno onorate. E con gli interessi.