E al XIV municipio grillini sulle orme del centrodestra

XIV municipio

Inidonea ed insicura.
Per usare un eufemismo.
Fatiscente.
Praticamente inagibile.
E non da oggi.
È la palazzina di via Mattia Battistini, che ospita la presidenza, il consiglio e la direzione del Municipio XIV.
A guida grillina.

Quello di residenza della sindaca Raggi. Priva di ogni norma di sicurezza. Non adatta all’accesso ai disabili. E per questo “gioiellino” Roma Capitale sborsa un canone annuo di 250 mila euro.

Al XIV municipio grillini svegliati dal coronavirus

Ma ci voleva l’emergenza Coronavirus perché i pentastellati, dopo quattro anni di nulla, che vanno a sommarsi con quelli del niente della precedente amministrazione PD, si svegliassero.
In questa sede non ci si può più stare, se ne è convinto il presidente Alfredo Campagna.
Si sbaracca.
Entro il 30 giugno.
Si va al Santa Maria della Pietà, dove già ci sono gli altri servizi comunali.
Ma intanto si sono persi sette anni. Quattro dalla giunta cinque stelle.
Soldi buttati. E tanti. Basta farsi due conti.

E volenti o nolenti i grillini in commissione hanno dovuto riconoscere le ragioni del centrodestra. Quelle del 2013. Quelle dell’allora presidente Alfredo Milione, poi portate avanti nel tempo dall’attuale consigliere Massimiliano Pirandola, eletto nella lista Storace, oggi Fdi.

Alla fine devono dare ragione al centrodestra

Infatti il progetto presentato per la riunificazione degli uffici municipali al padiglione 16 dell’ex struttura manicomiale di proprietà della Regione è lo stesso.
Quello del centrodestra.
Del 2013.
Pari, pari.
E per copiarlo ci hanno messo quattro anni?
Che poi a dirla tutta manco il piano logistico è ancora ben definito.
E il 30 giugno, eccolo.
Molti impiegati rimarranno in smart working, perché al padiglione 16 ancora non sanno dove metterli, dovendo seguire i protocolli Covid.
Magari ce lo dicono tra altri quattro anni.
Se gli amichetti della Raggi staranno ancora là.