E’ Carla Cace il nuovo presidente dell’Associazione nazionale Dalmata

Carla Isabella Elena Cace, storica dell’arte, giornalista ed esule di terza generazione, è il nuovo presidente dell’Associazione Nazionale Dalmata (And), la prima donna a rivestire questo ruolo. Lo ha decretato l’Assemblea dei soci tenutasi ieri 29 novembre. Membro del consiglio direttivo dell’And dal 1998, sin da giovanissima si è battuta per l’inserimento del tema delle foibe e dell’esodo nei libri di testo scolastici. Dopo una tesi di laurea (successivamente pubblicata) sul misconosciuto pittore Giuseppe Lallich, di cui oggi è maggior esperta, porta alla ribalta il mondo artistico dalmata a cavallo tra ‘800 e ‘900.
La Cace è una esule di terza generazione
Ha pubblicato libri d’inchiesta sulle foibe e sull’esodo e ha continuato, nello stesso tempo, a trattare il tema da un punto di vista visivo, filone culminato nella grande mostra del Vittoriano a Roma. Un successo straordinario per il 2009 (20.000 persone in 2 settimane). Ha lavorato con Jan Bernas e Simone Cristicchi al progetto “Magazzino 18: le foto”. “La cultura come veicolo della Storia del Confine Orientale”, questo l’intendimento del nuovo direttivo, motivo per cui uno dei due vicepresidenti è Emanuele Merlino, presidente del Comitato 10 Febbraio. Merlino è autore, tra l’altro, del fumetto su Norma Cossetto che, oltre ad aver raggiunto le 40.000 copie, è stato distribuito in tantissime scuole. Federica Celestini, presidente del Modavi, è stata nominata segretario generale dell’And.

“Rilancerò la Rivista dalmatica”
“Abbiamo lottato con le unghie e con i denti per mantenere viva la più antica delle nostre realtà associative. La volontà, forte e appassionata – dichiara Carla Isabella Elena Cace – di preservare e rilanciare questo grande patrimonio storico, a partire dalla Rivista dalmatica che intendo far rinascere in formato digitale, per stare al passo con i tempi. Voglio effettuare un’apertura e l’internazionalizzazione dell’And, attraverso la collaborazione costante con i dalmati nel mondo. A sancire questo, la seconda vicepresidenza a Ellis Tommaseo. Il consiglio direttivo è illustre ed estraneo a vecchie logiche. Dal professor Giuseppe Parlato, presidente della Fondazione Ugo Spirito e uno dei massimi accademici italiani al professor Alessandro Masi, segretario generale della Dante Alighieri. Solo per citarne alcuni”.
Cace: abbiamo una enorme responsabilità
“Sin da bambina – sottolinea Carla Isabella Elena Cace – ho sentito di appartenere ad altro, ad una storia che non capivo, un racconto nascosto. Crescendo ho iniziato a fare domande, quelle classiche della terza generazione di cui faccio parte e che è investita di una responsabilità enorme. Ossia il Testimone della nostra Storia. Apriremo l’associazione, che amo profondamente e che considero come una casa, anche a chi non è esule. La traghetterò con garbo e rispetto verso il Terzo millennio, attraverso le nuove tecnologie e con l’ausilio della Cultura, unico strumento capace di arrivare al cuore delle persone.
Il tutto, nella salvaguardia e nel rispetto della tradizione secolare di questo nobile Istituto che risorgerà. Considero la nostra comunità come un qualcosa di unitario e unico. Non ci sarà spazio nell’And per le divisioni, ma solo per chi ha voglia di raccontare chi siamo. Per questo abbiamo istituito anche un consiglio direttivo onorario, un organismo a cui sono invitati tutti i rappresentanti del mondo degli esuli. Viva la Dalmazia!”.