E la parrucchiera rischia il contagio (video)

Negozio di parrucchiere

La denuncia è contenuta nel video di una parrucchiera romana e sono immagini che fanno male. Siamo tutti spaventati dal contagio da coronavirus che si diffonde a macchia d’olio e dobbiamo rispettare le regole severe imposte dal governo. Roma è tutta zona rossa e gli spostamenti sono ridotti al minimo indispensabile. Chiaro che per gli esercizi commerciali è una catastrofe, e i negozi di parrucchiere ed estetista non fanno certo eccezione. Gli appuntamenti vanno preso scadenzati, a distanza gli uni dagli altri. Per gli operatori è consigliata la mascherina, mentre i guanti in lattice già facevano parte dell’equipaggiamento della professione. Ma soprattutto la gente aspetta per andare dal parrucchiere, che l’emergenza coronavirus sia passata. O che il picco si sia attenuato. E si lavora sempre di meno. Servono aiuti per la categoria, certo. Ma come denuncia in un video choc una parrucchiera romana, sembra che le regole che raccomandano l’igiene non valgano per tutti.

La parrucchiera denuncia. Il rischio contagio è davanti al mio negozio

Il vero rischio contagio sta proprio qui, davanti al mio negozio. È l’amara denuncia di una parrucchiera romana, che con la sua brava mascherina di ordinanza davanti alla bocca e al naso ne canta delle belle. Contro il governo e contro il comune, che nel momento di massima emergenza lasciano Roma in mezzo alla sporcizia. Come e più di prima. Di quando il coronavirus non si era ancora presentato. Davanti al suo esercizio commerciale la situazione è assurda. E allo stesso tempo drammatica. Cassonetti dell’immondizia stracolmi, con rifiuti non raccolti probabilmente da giorni. E ora al sole inizia anche a fare caldo. Altro che amuchina, questa è la vera emergenza. Dovremmo fare come in Cina, prosegue la parrucchiera che giustamente è un fiume in piena. Da quando è esploso il virus hanno sanificato e pulito tutto, si vede dalle immagini che ci passano i telegiornali. Invece da noi siamo messi così. In mezzo alla spazzatura. Dentro al negozio potrei essere infettata da qualcuno. Ma qui fuori come minimo mi aspetta l’epatite. Un degrado così aRoma e in Italia non si era mai visto.