E la Raggi batte le manine per le multe ai ristoratori

Raggi ristoratori

Se ne vanta pure, la Raggi, delle multe ai ristoratori. Questa sindaca che ci è capitata tra capo e collo è sempre più fuori dal mondo. E in questo caso non c’entrano i vigili, costretti a fare il loro dovere dagli assurdi Dpcm di Giuseppe Conte, ma un’amministratrice insensata che non si rende conto del male che provocano le sue parole.

Nel solito post dedicato alle sue magnificenze, la Raggi è riuscita anche a provocare rabbia tra i ristoratori con una nota a dir poco avventata.

La felicità della Raggi se multano i ristoratori

A parte il solito pistolotto sui controlli della polizia locale che annuncia con meno titoli del comando dei vigili capitolini, la Raggi si mostra evidentemente felice che vi sia stato un forte calo del numero di persone in circolazione rispetto allo scorso weekend. E ci fa sapere che sono state una ventina le irregolarità rilevate: mancato uso della mascherina, consumo e vendita di alcolici dopo l’orario consentito, distanziamento sociale non rispettato, somministrazione nei locali in piedi sul posto oltre le ore 18. Battiamo le manine.

E poi il capolavoro. Gli agenti della Polizia Locale hanno verificato il rispetto delle regole nei locali pubblici e negli esercizi commerciali: in un caso, uno solo!,  è stato sanzionato il titolare di un’attività con il servizio di ristorazione in zona Monti che durante una cena non ha fatto rispettare il distanziamento tra i tavoli e quello tra i clienti.

Un sindaco che sbeffeggia una intera categoria

Un sindaco che dà una notizia in questo modo sbeffeggia tutti i ristoratori che hanno lavorato con serietà. E fa semmai comprendere il ridicolo paradosso di un decreto che vieta le cene al ristorante e quindi anche quella multa comminata per la quale la Raggi tanto si eccita.

Il distanziamento sociale, si sa, è più facile da rispettare a pranzo che a cena: questa donna non si rende conto di quanto sia patetica. Anziché protestare per quello che sono costretti a fare i vigili esaltando la multa ad un solo ristoratore, lei sembra proclamarsi come uno sceriffo con pistole ad acqua tanto minimi diventano gli obiettivi colpiti.

“Non abbassiamo la guardia”, conclude la nota della sconsiderata che guida Roma. Ma gli occhi si, quelli li dovrà abbassare di fronte a chi subisce solo repressione.