È morto Gianfranco D’Angelo: da “Drive In” ai grandi show in tv e in teatro, una carriera nel segno della comicità

Gianfranco D'Angelo

Il popolare attore romano Gianfranco D’Angelo è morto stanotte al Policlinico Gemelli. Avrebbe compiuto 85 anni tra quattro giorni.
L’attore, che era da tempo malato, era un volto noto della tv del cinema e del teatro.
In un’intervista rilasciata alcuni anni fa al settimanale ‘TV Sorrisi e Canzoni’ aveva raccontato i suoi inizi spiegando di venire «da una famiglia poverissima, ho perso i genitori a tre anni e sono cresciuto con gli zii. Ho fatto tanti mestieri, ma ho amato il teatro fin da bambino. Ho anche lavorato dietro le quinte: macchinista, attrezzista».

Era un impiegato dell’azienda telefonica nazionale, la Teti, che sarebbe poi diventata Sip e quindi Telecom, quando fece i suoi esordi nei primi cabaret romani. Prima al Puff di Lando Fiorini, poi nel gruppo del Bagaglino di Castellacci e Pingitore.

Tuttavia, è in televisione che avvenne la consacrazione come volto noto a livello nazionale, in particolare tra la metà e la fine degli anni ’80, con “Drive In”, trasmissione di culto ideata da Antonio Ricci e andata in onda su Italia 1. Indimenticabili, il signor Armando e il cane Has Fidanken, le imitazioni di Spadolini, Pippo Baudo e Katia Ricciarelli.

D’Angelo è stato conduttore della prima edizione di Striscia la Notizia, un programma che ha fatto scuola per anni ed è arrivato fino a oggi. Gianfranco D’Angelo è stato anche ospite fisso di Fantastico, dell’indimenticabile programma Carràmba che sorpresa e di Domenica In.

Gianfranco D’Angelo, una star della comicità anni ’80

Al cinena, per gli anni della commedia sexy. D’Angelo ne era stato uno dei protagonisti con film come La liceale a La dottoressa del distretto militare e La soldatessa alle grandi manovre. Molti i lavori con Ezio Greggio, da La sberla, nel 1988, anche con Lorella Cuccarini, conduce Odiens, fino alla prima edizione di Striscia la notizia.
Negli ultimi anni, prima della morte, era stato protagonista di una polemica nata nel salotto di Barbara d’Urso.
Al centro della “bufera” erano finite alcune sue dichiarazioni sulla pensione. Ma come lui stesso ha chiarito, una polemica creata ad arte. “Mi sono pentito, perché poi sono nati equivoci e gli opinionisti scatenano polemiche per fare ascolti“.

«Addio Gianfranco piango. Se ne va non solo una persona a me particolarmente cara ma che è stata importante nella mia vita. Sei stato grande al cinema, in tv e in teatro regalando sempre risate ed allegria. Ti voglio bene Frankie collega, amico e fratello. Has has fidanken». Lo ha scritto su Twitter Ezio Greggio. Lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.