E ora scende in piazza anche la polizia penitenziaria

Polizia penitenziaria

E poi arriva il giorno della piazza, perché per le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria la misura è colma.
Bandiere del sindacato Uspp, e mascherine per rispettare i protocolli Covid, oggi a Montecitorio.
A portare il sostegno ai manifestanti, pochi per rispettare il distanziamento sociale, il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida insieme alla deputata Wanda Ferro.
Per la Lega il deputato Jacopo Morrone.
E poi l’intervento del senatore Matteo Salvini, che ha puntato subito il dito sulla vigilanza dinamica nelle carceri.

La polizia penitenziaria stufa

Le cosiddette “celle aperte” per i detenuti durante il giorno.
Celle che infatti ora si chiamano “stanze di pernottamento”, manco fossimo al Grand Hotel.
Per rispettare i diritti umani dei detenuti.
Così vuole l’Europa che ormai comanda anche nelle patrie galere.
E i diritti dei poliziotti, che peraltro sotto organico, si trovano a dover fronteggiare e a sedare le risse dei carcerati liberi di bivaccare durante il giorno all’interno degli istituti di pena, chi li garantisce?
“Garanti dei detenuti, ma dove sono i garanti dei poliziotti “, tuona dal palco il leader della Lega.

Sistema al collasso

“Il sistema è al collasso, è necessario che il governo dichiari lo stato d’emergenza e cambiare i vertici dell’amministrazione è stato solo un palliativo”, non ci gira intorno il presidente del sindacato Uspp, Giuseppe Moretti.
E nei mesi scorsi la bomba è scoppiata con la rivolta nelle carceri.
Un caos indicibile, probabilmente organizzato.
Ma nessun detenuto è stato punito.
Ad essere stati indagati gli agenti. Per tortura.
E poi il no al taser.
La questione mai risolta dei detenuti con problemi psichiatrici.
La mancanza di tutela per le guardie.
Che chiedono a gran voce l’istituzione di telecamere nelle carceri a scanso di equivoci.

Ma Bonafede non se ne va

“Così finalmente vediamo chi aggredisce chi”, così il vicepresidente Uspp, Francesco Laura.
Poi la faccenda, vergognosa, dei mafiosi scarcerati.
E quel pasticciaccio brutto del Dap.
Ma Bonafede sta ancora là.
Quello scambio con i clandestini della Bellanova gli ha salvato la poltrona.
Ma cos’altro deve succedere per mandarlo a casa?