È più vicino l’arrivo dei 38 nuovi treni per Roma-Lido e Roma-Viterbo: lo “scatto” di FS in aiuto della Regione Lazio
Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha dato il via libera all’acquisizione della società italo-indiana Titagarh Firema, incaricata nel 2022 dalla Regione Lazio di costruire 38 nuovi treni: 20 destinati alla Roma-Lido e 18 alla Roma–Civita Castellana–Viterbo (12 per la tratta “metropolitana” Flaminio–Montebello e 6 per l’extraurbano fino a Viterbo). L’obiettivo dell’operazione è rafforzare la filiera industriale e provare ad accelerare le consegne, attese inizialmente dal 2024 ma ancora non avviate.
L’errore di Zingaretti del 2022
Il costo complessivo dell’operazione è enorme: 282 milioni di euro, con una quota legata a fondi PNRR e quindi a scadenze che non perdonano. La storia, però, non comincia oggi. Ma durante la stagione della Giunta Zingaretti bis (2018-2022), quando venne avviata l’operazione-monstre per rinnovare due ferrovie regionali diventate simbolo di disservizio cronico. Nel 2022 la Regione versa a Firema 57 milioni di euro di anticipo, in tre tranche coperte da polizze.
Il salvataggio di Rocca e Ghera
Poi arriva il 2024: la prima consegna attesa non si materializza. In quella fase la Regione è guidata da Francesco Rocca, con l’assessore ai Trasporti Fabrizio Ghera. Entrambi impegnati a seguire il dossier e a ricondurre la vicenda su un binario operativo. Passano settimane e mesi e, quando la Regione prova a fare pressione minacciando di escutere le garanzie, emerge il pasticcio delle polizze contestate come fasulle. Nel frattempo si parla di esposti e procure. Ma la domanda dei pendolari resta sempre la stessa: “Ok, e domani mattina come ci arrivo al lavoro?”.
Infrastrutture che si preparano al salto di qualità
Sulle linee, intanto, proseguono interventi su binari, scambi, alimentazione elettrica, segnalamento e sistemi di comunicazione treno-terra: lavori fondamentali per aumentare frequenze e affidabilità quando i nuovi convogli saranno disponibili. È un passaggio chiave, perché significa preparare la rete a reggere meglio il servizio e a trasformare gli investimenti in benefici misurabili per i viaggiatori.
Lo spiraglio più concreto: filiera rafforzata e obiettivo consegne
L’ingresso di FS in Firema viene letto come un tentativo di mettere più forza industriale e più capacità organizzativa dentro un progetto strategico per migliaia di persone. Anche se i tempi restano sfidanti, la direzione è quella di rendere più solida l’operazione e ridurre l’incertezza, puntando a portare almeno una parte delle nuove forniture verso una traiettoria più stabile, con orizzonte 2028.