E’ una guerra sanguinosa: altri 887 morti. Follia voler riaprire le scuole

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Troppi morti. Sono 16.999 i contagi da coronavirus resi noti oggi in Italia secondo il bollettino del ministero della Salute. Da ieri altri 887 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 171.586 tamponi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.291, con un calo di 29 unità. Sono 1.488 i nuovi contagi da coronavirus nel Lazio secondo il bollettino reso noto oggi. Da ieri sono stati registrati altri 68 morti. Nel Lazio sono 90.767 i casi attualmente positivi a Covid-19 (in calo rispetto a ieri quando erano 93.818), di cui 3.036 ricoverati (ieri erano 3.109), 339 in terapia intensiva (rispetto ai 342) e 87.392 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia, i guariti sono in totale 42.344, i decessi 2.802 e il totale dei casi esaminati è pari a 135.913.

La lobby della riapertura a tutti i costi non tiene conto dei morti

”Io ritengo che non sia corretto sostenere l’ipotesi di una terza ondata collegata alla scuola. Il rischio non deriva tanto dalla riapertura il 7 gennaio delle scuole ma dai comportamenti non corretti che potrebbero avvenire, da oggi e per tutto il periodo delle vacanze natalizie. La grande movimentazione delle persone all’interno del Paese e quel desiderio genuino e comprensibile di incontrarsi tra famiglie potrebbe generare rischi importanti di innalzamento del picco”. Lo ha detto il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, rispondendo all’ipotesi di una terza ondata collegata alla riapertura delle scuole il 7 gennaio, parlando davanti alle Commissioni Istruzione e Sanità del Senato. Resta da chiedere quale “movimentazione” se hanno chiuso tutto…

Il governo pronto a scaricare la responsabilità sugli italiani

Risponde la lega: “E’ decisamente preoccupante che Miozzo, rispondendo alla mia domanda sulla scarsa attenzione alla pulizia dell’aria nelle scuole e dei conseguenti rischi alla ripresa delle lezioni, sia già pronto a scaricare la colpa di un’eventuale terza ondata di Covid-19 a comportamenti non corretti nel periodo delle vacanze natalizie. I fatti dicono che il contagio viaggia nell’aria. Nelle aule scolastiche, come nei mezzi di trasporto, è quindi indispensabile assicurarne il ricambio continuo o, comunque, la pulizia. In classe non basta aprire ogni tanto le finestre”. Lo afferma il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, commentando le parole di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, audito oggi al Senato.

La riapertura delle scuole può innescare la terza ondata

“Si moltiplicano – spiega ancora Pittoni – le indagini che puntano l’attenzione sulla concomitanza della seconda ondata di contagi con la riapertura delle scuole lo scorso settembre. Eppure nel Governo si discute di ripresa delle lezioni in presenza a gennaio preoccupandosi solo dell’effetto mediatico di una data rispetto a un’altra. Nessuno che pensi a progetti e investimenti per garantire la pulizia dell’aria (la Germania ha annunciato interventi per 500 milioni di euro) onde evitare – conclude l’esponente leghista – ulteriori devastanti chiusure”. E sorptattutto altre centinaia di morti.