Ecco chi sono i finanziatori della Lega di Salvini: quasi sei milioni di euro quest’anno

Con 38mila euro Matteo Salvini figura tra i principali finanziatori del suo partito, “Lega per Salvini-premier”, che non va confuso con il vecchio Carroccio bossiano, “Lega Nord”, guidato ora dal deputato Igor Iezzi, nominato dopo il congresso di Milano del dicembre 2019. Il senatore della Repubblica e numero uno di via Bellerio è in buona compagnia. La stessa somma è stata versata, infatti, anche vari deputati e senatori, compresi esponenti di governo con Mario Draghi. Da Sara Foscolo a Cristiano Zuliani e Gianni Tonelli, dal ministro per le Disabilità Erika Stefani al sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli a Edoardo Ziello. Più generosi del “Capitano” risultano Giuliano Pazzaglini (48mila euro); Roberto Turri e Michelina Lunesu (43mila euro); Raffaella Marin (39mila euro).
I donatori delle Lega da più di tremila euro l’anno
Spulciando l’elenco dei donatori le “cui erogazioni superano il limite normativo dei 3mila euro l’anno”, allegato all’ultimo bilancio, quello chiuso al 31 dicembre 2020, si scopre che tra gli eletti del Carroccio, per lo più parlamentari, il numero due della Lega Giancarlo Giorgetti ha donato 3.465 euro. Ma il nome del ministro dello Sviluppo economico compare pure tra i parlamentari che hanno finanziato la vecchia Lega bossiana, la Lega Nord (32mila 535 euro). Tra i big, nella veste di doppio donatore, spiccano il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli e il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia. Loro hanno sborsato rispettivamente, 33mila euro al movimento fondato dal Senatur e 3mila euro al partito di Salvini.

Il contributo dei sottosegretari della Lega
In particolare, se nelle casse del vecchio partito sono finiti 824 mila 699,22 euro grazie alle erogazioni liberali di 48 eletti (molti gli europarlamentari presenti in lista), il partito di Salvini ha incassato quasi 5,7 milioni di euro, un vero e proprio tesoretto. Frutto anche delle donazioni anche in questo caso soprattutto dei parlamentari (132 alla Camera e 64 al Senato). Nel dettaglio, i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo hanno versato nel 2020 alla “Lega per Salvini premier” 3mila euro e 35mila euro. Tra i governativi che hanno dato il loro contributo alla causa: il sottosegretario al Mef, Claudio Durigon (32mila 380 euro). Poi il sottosegretario agli Interni, Nicola Molteni (36mila euro) e il sottosegretario all’Agricoltura, Gian Marco Centinaio (27mila euro).
Ancora: Lucia Borgonzoni, sottosegretaria ai Beni Culturali (31mila 630 euro). E poi i sottosegretari Vannia Gava alla Transizione ecologica (31mila 840 euro). Tiziana Nisini al Lavoro (36mila 180 euro) e Rossano Sasso all’Istruzione (2mila 155). Alessandro Morelli, unico viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti leghista, ha versato 27mila euro. Carte alle mano, Salvini può contare, dunque, su una somma ingente, messa a disposizione dai suoi stessi senatori, deputati ed europarlamentari, che si avvicina ai 6 milioni di euro.
C’è inoltre il contributo mensile che ogni eletto versa: tremila euro al mese
Se nel 2019 la voce delle contribuzioni da persone fisiche ammontava a 5milioni 805mila 271 euro, nel 2020 ha registrato un leggero calo (meno 125mila euro), raggiungendo in totale 5 milioni 680mila euro. Onore al vero, bisogna tener conto del fatto che le donazioni dei privati comprendono anche un’altra voce, che non viene messa a bilancio. Ossia il contributo mensile, che ogni eletto versa, per prassi consolidata, al partito. E in questo caso parliamo, a quanto si apprende, di 3mila euro ogni 30 giorni: somma che non va confusa con la quota di iscrizione annuale, che vale per il tesseramento.
Nella foto: un gazebo della Lega (pieno) e uno dei grillini (vuoto)