Ecco perché Nordio ha deciso che Cospito deve restare al 41 bis

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Il Guardasigilli ha detto: l’anarchico Alfredo Cospito resta al 41 bis. Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha rigettato il ricorso presentato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, che difende l’ergastolano più citato d’Italia, a Opera. in regime di carcere duro e in sciopero della fame dallo scorso 20 ottobre.

Una misura contro la quale l’avvocato di Cospito, icona degli anarchici di mezzo mondo, ha già annunciato ricorso. Già prima che da via Arenula fosse comunicata la decisione di Nordio, Cospito, dal carcere, aveva confermato la sua intenzione di proseguire con lo sciopero della fame. “Andrà avanti fino alle estreme conseguenze”, ha fatto sapere Rossi Albertini. Da via Arenula assicurano che resta ferma la tutela della salute di Cospito e il monitoraggio costante delle sue condizioni. È concreto, per Nordio, il rischio che Cospito, dal carcere possa comunicare con l’esterno e possa ancora ‘incitare’ alla lotta il mondo degli anarco-insurrezionalisti, confermando la pericolosità sociale. È per interrompere i legami e le comunicazioni con l’esterno che, nello scorso mese di maggio, l’allora ministro  Marta Cartabia, accogliendo le richieste dei magistrati torinesi, firmò il decreto per il carcere duro. Cospito, attraverso suoi scritti pubblicati su riviste anarchiche, non avrebbe mai interrotto – secondo i magistrati – i suoi rapporti con l’esterno, incitando alla lotta armata.

Determinanti per il rigetto dell’istanza di revoca del 41 bis decisa dal ministro della Giustizia Nordio, sono stati i pareri della Direzione nazionale antimafia, la Dda di Torino e il procuratore generale di Torino Francesco Enrico Saluzzo.

In merito allo sciopero della fame di Cospito, in digiuno totale da oltre tre mesi, “la situazione è sempre la stessa: Alfredo continua a dimagrire – ha detto l’avvocato Flavio Rossi Albertini -, ora pesa 70 kg e rifiuta di prendere gli integratori”. Sabato Cospito verrà visitato dal medico nominato dal difensore. “Dopo la visita avremo ulteriori elementi per valutare le condizioni di Cospito”, aggiunge il difensore. Ad Opera si è recato anche il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, il quale ha confermato che l’anarchico è “costantemente” e “ben monitorato dai medici” ma “pur essendo attualmente in condizioni decenti, la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. Parliamo pur sempre di una persona di 55 anni che non si nutre da troppo tempo”.