Elezioni Europee, fuori Mussolini, Polverini e Sgarbi: top e flop della politica

Le elezioni Europee sono da sempre uno scoglio difficile per tutti. E quando arriva il flop, specialmente per i big della politica, la figuraccia viene amplificata come mai. In questa tornata le delusioni sono molte e crollano anche quelli che alla vigilia credevano di avere il biglietto per Bruxelles in tasca. Tra questi tre nomi spiccano: Alessandra Mussolini, Renata Polverini e Vittorio Sgarbi. Altro tonfo per Renzi e Calenda: volevano fare il pieno, escono con le ossa rotte.
Bocciature che pesano
Nel centrodestra i tonfi sono più risonanti, perché, ovviamente il livello di aspettativa è maggiore. Ma, inuna tornata come quella appena passata, dove l’astensionismo altera percentuali e statistiche, le figure top che fanno flop rendono tutto più deflagrante. E’ il caso di Vittorio Sgarbi – decimo nella lista FDI nella circoscrizione sud – che porta a casa appena 22.729 preferenze: non sarà parlamentare europeo. Un dato che sta facendo pensare i vertici del centrodestra sul ricambio generazionale che spazzi via buona parte di inizio seconda repubblica. Altro fiasco clamoros riguarda Alessandra Mussolini: si presentava in due circoscrizioni con Forza Italia. In quella centrale è settima con meno di 6 mila preferenze e in quella Sud addirittura finisce terzultima (16° posto) con poco più di 7 mila preferenze. A casa pure lei. Resta fuori anche l’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, sesta per preferenze al Centro (poco più di 8 mila), perché non le basterà la rinuncia di Antonio Tajani per entrare a Strasburgo.

Anche i big piangono
Sempre in casa azzurra bocciati nel nord ovest i due leghisti transfughi, Marco Reguzzoni (7° nonostante il voto di Umberto Bossi) e Roberto Cota (9°). E pure (14°) l’ex leader azzurro della Liguria di Levante, Luigi Grillo. Nella Lega in circoscrizione Nord Ovest batosta per Gianna Gancia moglie di Roberto Calderoli, finita solo al decimo posto, mentre rischia anche Angelo Coccia, che si è piazzato quarto e dipende anche dalle opzioni di Roberto Vannacci, primo con 184 mila preferenze. Nella Lega circoscrizione Centro sicuramente esclusi Claudio Borghi (sesto), cui non deve avere portato bene l’attacco al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Esclusa Cinzia Bonfrisco (nona), fuori anche l’ex ras di Forza Italia nella capitale, Davide Bordoni (quinto).
AAA grillini cercasi
Naturalmente il disastro maggiore è quello che ha visto la scomparsa dei Cinque Stelle: con un totale di due milioni di elettori persi, queste europee segnano per Grillo e la Banda dell’Onestà un lento addio ai palazzi che tanto odiavano. Nel disastro del M5s la sorpresa invece è quella del giornalista Gaetano Pedullà, ex direttore ed editore del quotidiano filogrillino La Notizia, che è risultato il primo degli eletti nel Nord Ovest con più di 15 mila preferenze. Tutto il resto è noia.
La Lega non sfonda
Fuori Susanna Ceccardi (Italia centrale), Claudio Borghi e Mario Abbruzzese, espressione della Lega della provincia di Frosinone, sostenuto dall’attuale assessore alle politiche abitative Pasquale Ciacciarelli. A lui vanno fatti comunque i complimenti per il grande sforzo e le preferenze portate a casa senza alcun clamore da parte della base.