Elezioni, mamma Rai sempre più a sinistra: giornalista (donna) deride Giorgia Meloni (video)

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Giorgia Meloni sempre più nel mirino della pubblica Rai. “Mi rendo conto che una battuta venuta male, nella rassegna delle 7 del mattino, sta dando spazio a interpretazioni distorte del mio pensiero”. Lo ha scritto in una nota la giornalista del Tg1 Elisa Anzaldo dopo l’episodio avvenuto nella rassegna stampa di oggi, con una battuta sui “peccati di Giorgia Meloni” (“ce ne sono tanti altri”). “Nella conversazione con Alessandro Barbano ho chiosato sulla metafora calcistica, ma il risultato finale è stato diverso da quello che avrei voluto. Nelle mie intenzioni parlavo ancora di calcio. Poiché il tono è stato avvertito come improprio, me ne scuso”. Le parole della giornalista contro Giorgia Meloni hanno provocato una serie di reazioni.

Mollicone: massacro del pluralismo

Protesta Fratelli d’Italia. “La vicenda di Anzaldo, con le battute su Giorgia Meloni, è il primo simbolo dello spostamento a sinistra dei contenuti informativi della Rai – talk, strisce. Contenitori condotti da giornalisti di sinistra che prevederà un massacro della par condicio e del pluralismo. Proprio ieri in Vigilanza Rai abbiamo approvato la delibera sulla par condicio che entrerà in vigore il 10 agosto. Ho chiesto l’estensione anche ai contenuti informativi. E, su richiesta di Fdi, il presidente Barachini scriverà all’Ad Fuortes per l’immediata applicazione della par condicio. Cosí da evitare questo genere di situazioni, ma evidentemente qualcuno fa finta di non sentire”, dice il commissario di Vigilanza Rai, deputato di FdI Federico Mollicone.

La Lega chiede alla Rai la sospensione della Anzaldo

I giornalisti Rai smettano di fare sempre politica

“Un comportamento inammissibile – proseguono – in sfregio a tutti i principi della par condicio, che viola qualsiasi codice deontologico e di correttezza a cui sono tenuti i giornalisti. Stiamo predisponendo una segnalazione all’Agcom. Perché non è in alcun modo tollerabile che ci siano giornalisti che fanno politica sempre nella stessa direzione, invece di svolgere la propria professione in maniera limpida. L’informazione da parte del servizio pubblico deve sempre garantire imparzialità ed equilibrio, a maggior ragione in questo momento di campagna elettorale. E la Anzaldo si è rivelata non in grado di rispettare questi principi fondamentali”.