Elezioni Marche, flop di Alessandro Onorato e dei suoi ‘civici’: la tenda con Bettini è diventata già una canadese

Regione Marche, a sinistra il candidato Ricci, a destra l'assessore Onorato

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Le Marche hanno parlato chiaro. L’esperimento politico del centrosinistra, pompato sui social anche dall’assessore di Roma allo Sport, Alessandro Onorato, si è trasformato in un naufragio elettorale. La sconfitta è stata netta. Nonostante la discesa nel campo marchigiano di Claudio Mancini, deputato PD e braccio destro del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Proprio il deputato Mancini ha trasformato le elezioni nelle Marche nell’Ohio italiano, lo Stato chiave per le presidenziali USA. Ma nel campo elettorale progressista c’era anche di Goffredo Bettini, ‘santo protettore’ del centrosinistra, col suo progetto della ‘grande tenda Yurta mongola’ del centro-moderato pro-Onorato, trasformata in poco più di una canadese in una sola tornata elettorale. Insomma, il tentativo dei ‘mammasantissima’ dem di allungare i loro tentacoli politici anche fuori dal GRA è caduto nel vuoto. E il “risultato straordinario” di cui parla l’assessore Onorato sui suoi canali social non esiste.

I numeri raccontano una storia ben diversa. In totale, le tre liste ‘civiche’ – tra cui proprio quella di Onorato – che sostenevano Matteo Ricci per il centrosinistra hanno racimolato appena il 10,69%. Un gruzzolo minuscolo se rapportato all’ambizione di costruire un’alternativa credibile alla corazzata di Giorgia Meloni o anche solo quella di rappresentare un gruppo politico forte e solido nella loro stessa coalizione di centrosinistra.
L’assessore, nel suo post celebrativo post elezioni, sembra voler spacciare per trionfo quello che in realtà è un tonfo. Del resto, presentare poco più di dieci punti percentuali racimolati con tre liste ‘acchiappatutto’ come una vittoria appare quasi un insulto non solo all’intelligenza degli elettori, ma alla politica stessa.

La fotografia del voto nelle Marche

I dati ufficiali smontano ogni retorica: il Partito Democratico si è fermato al 22,5%, il Movimento 5 Stelle al 5%, Alleanza Verdi e Sinistra al 4,15%. Le tre sigle civiche e minori collegate a Ricci (tra cui i ‘civici’ dell’assessore) hanno sommato quel famoso 10,69% da suddividere in tre. Un totale che, lungi dal rappresentare una novità dirompente, suona come un ridimensionamento impietoso delle speranze del “Campo Largo” e dei sogni di Onorato da aspirante leader nazionale del centrosinistra.

Il centrosinistra nelle Marche ha mancato l’obiettivo, esattamente come l’assessore. Centrosinistra e assessore capitolino consegnano di fatto la Regione Marche a un centrodestra sempre più radicato e forte. E mentre da Roma Onorato prova a dipingere il bicchiere come mezzo pieno, i numeri gridano una realtà diversa: è mezzo vuoto e sgretolato, caro assessore.

Il sogno di Onorato già in frantumi?

Alessandro Onorato, assessore allo Sport e ai Grandi Eventi della Capitale, da tempo coltiva l’idea di affacciarsi sulla scena nazionale. La creazione di una lista “civica” a supporto di Matteo Ricci sembrava il trampolino per misurare la sua capacità di attrazione oltre i confini romani. Ma il test marchigiano si è rivelato un boomerang.

Il sogno di proporsi come leader nazionale di un centrosinistra “nuovo, libero dai partiti tradizionali” rischia di infrangersi davanti a una realtà molto più dura: se l’elettorato non premia, nessun post social potrà ribaltare i numeri. La politica non vive di illusioni ben confezionate, ma di consenso reale.

L’illusione del “risultato straordinario”

La parabola di Onorato, quindi, rischia di fermarsi ancora prima di decollare. Il laboratorio delle Marche, pensato come trampolino, si è rivelato una pista scivolosa. E, con questi numeri, parlare di “forza civica” o di “alternativa alla Meloni” è poco più che propaganda.

Prossime fermate: Calabria e Toscana

E adesso i riflettori si spostano su Calabria e Toscana, prossime sfide elettorali che potrebbero trasformarsi in un nuovo banco di prova e forse in un ulteriore boomerang doppio per Onorato e compagni. Se nelle Marche il “Campo Largo” si è schiantato, in Calabria e Toscana il rischio di un nuovo flop ravvicinato è concreto. Il centrodestra avanza anche lì e il centrosinistra non sembra aver trovato un progetto credibile né una leadership capace di entusiasmare. Se i numeri dovessero confermare la tendenza, il sogno di Onorato di diventare volto nazionale potrebbe evaporare definitivamente, riducendosi a una parentesi effimera della politica romana.

Mancini ha trasformato le elezioni nelle Marche nell’Ohaio italiano, lo Stato chiave per le presidenziali USA

Il deputato Mancini ha trasformato le elezioni nelle Marche nell’Ohaio italiano, lo Stato chiave per le presidenziali USA: flop evidente dal suo post social

Mancini sosteneva che Ricci avesse sorpassato il candidato di centrodestra

Il deputato Mancini sosteneva che Ricci avesse sorpassato il candidato di centrodestra

Da sinistra, Conte, Mancini e Gualtieri

Da sinistra, Conte, il deputato PD Mancini e Gualtieri

Regione Marche, l'assessore allo Sport di Roma Onorato in due incontri pubblici a sostegno di Ricci, foto profili social di Alessandro Onorato
Regione Marche, l’assessore allo Sport di Roma Onorato in due incontri pubblici a sostegno di Ricci, foto profili social di Alessandro Onorato – www.7colli.it