Non farci votare alle politiche in due giorni è davvero un dispetto

Due giorni

E’ un dispetto contro il popolo italiano non fare votare in due giorni. Andare alle elezioni politiche a settembre e aprire i seggi solo la domenica è come dire ai signori dell’astensionismo che vinceranno loro. Oppure offrire una scarsissima e residuale opportunità alla sinistra di competere alle elezioni.

Le elezioni il 25 settembre sono state decise da Sergio Mattarella e Mario Draghi. Forse si poteva attendere qualche giorno per sciogliere il Parlamento: il Capo dello Stato ha deciso di procedere di gran carriera. E stava per capitarci persino la domenica precedente, il 18 settembre.

Meglio votare in due giorni

Ma gli italiani avranno o no anche il diritto di passare l’ultima domenica di settembre fuori porta, col clima che si prevede? È proprio necessario accalcare tutti alle urne dalle 7 alle 23 del 25 settembre?

Anche su questo Matteo Salvini è netto: “Mi sembra un furto di democrazia negare il diritto al voto anche il lunedì mattina, ha detto ancora ieri il Segretario della Lega di fronte al tentativo di negare la possibilità di esprimere il proprio consenso in due giorni.

La preoccupazione di tutti dovrebbe essere quella di tutelare il diritto democratico dei cittadini allargando il margine di voto da un giorno a due. Oltre alla domenica 25 settembre si voti anche il lunedì 26, consentendo a tutti gli italiani di esercitare nel modo più ampio possibile il proprio diritto di scegliere il governo del Paese.

Favorire la partecipazione popolare

Del resto è la prima volta che si vota alle elezioni politiche d’estate, dare la possibilità ai cittadini di recarsi ai seggi anche lunedì mattina, magari pensando alle famiglie che devono fare le vacanze a settembre e sono appena tornate sembra una proposta di buon senso. Speriamo ne sia rimasto ancora un po’ nelle stanze dei vertici delle istituzioni per agevolare la partecipazione democratica e combattere l’astensionismo, vero nemico della politica.

Altrimenti dovremo chiederci chi è che non vuole un voto consapevole dei cittadini italian.