Elly Schlein al Nazareno: “Ancora fischia il vento…” Sì, ma è quello della destra

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“È una sconfitta netta”. Così Elly Schlein al Nazareno sul risultato dei ballottaggi alle comunali. “Sono elezioni amministrative ma dimostrano che il vento a favore della destra è ancora forte”. “Sapevamo che sarebbe stata difficile. Non si ricostruisce, non si cambia in due mesi e non passa mai da singole persone, quindi ci vorrà un tempo più lungo per ricostruire fiducia e un centrosinistra nuovo, competitivo e vincente”. “È andata male nei capoluoghi, meglio nei comuni medi. Però il fatto che il Pd sia il primo partito nel voto di lista non è per noi una consolazione. Perché è evidente che da soli non si vince”. “C’è da ricostruire un campo alternativo a una destra che è divisa su tanti temi ma che quando si tratta di andare al voto si presenta unita anche dove al primo turno era andata separata. Quindi sentiamo la responsabilità di costruire un campo che credibilmente contenda alla destra la vittoria ma questa è una responsabilità che non riguarda solo il Pd”. Lo ha ancora detto Schlein al Nazareno.

Baruffi: esito complessivamente negativo

Per Davide Baruffi, responsabile Enti Locali del Partito Democratico, “dai ballottaggi di oggi esce un esito complessivamente negativo, se misurato sui Comuni capoluogo al voto. La bellissima vittoria di Giacomo Possamai a Vicenza, strappata alla destra, al pari di quelle di altre città medie, non cancella l’amarezza del risultato generale. Segnato da sconfitte, a partire da quelle di Ancona e di Brindisi, così come dal mancato risultato nelle tre città toscane di Pisa, Massa e Siena, dove pure eravamo riusciti a portare al ballottaggio la destra”. “Certamente più equilibrato il dato complessivo delle altre città medie al voto, dal Piemonte alla Lombardia, dalla Puglia alla Campania, anche con diverse amministrazioni importanti strappate al centrodestra – da Novi Ligure a Cologno Monzese -, risultati eclatanti come a Torre del Greco e in altre belle vittorie in Puglia”.

Il Pd deve cercare nuove alleanze

“Non si tratta di un voto politico, né lo abbiamo mai caricato di questo valore. Ciò non toglie che il risultato nell’insieme non ci soddisfa. Ci conferma anzi ciò che sapevamo, che servirà del tempo per ricostruire una proposta efficace di un centrosinistra nuovo e competitivo: al congresso di solo tre mesi fa avevamo parlato di una traversata nel deserto e nessuno pensa di farla in poche settimane, così come nessuno pensa di arrendersi alla prima difficoltà. Spero che questa responsabilità che sentiamo, di offrire agli elettori un’alternativa a questa destra, non riguardi solamente il Partito Democratico. Serve uno scatto da parte di tutti. I nostri avversari hanno la capacità, anche quando divisi, di presentarsi uniti. Se crediamo che al Paese serva qualcosa di diverso allora dobbiamo offrirglielo”.