Emanuela Orlandi, un audio choc può riaprire il caso. Il fratello Pietro: “Non vogliono far uscire la verità”

Pietro Orlandi, fratello Emanuela

“Possibile che non c’è questa volontà di fare uscire la verità? Al di là dell’audio noi chiediamo da tantissimo tempo di essere convocati, per verbalizzare, perchè abbiamo a disposizione degli elementi importanti che potrebbero aiutarci ad arrivare alla verità, ma il promotore di giustizia Diddi non ci vuole ricevere: vorrei verbalizzare, vorrei parlare dei famosi audio whatsapp di persone vicino al Papa però non vogliono ascoltare”. Lo dice Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la quindicenne vaticana scomparsa a Roma nel 1983, intervistato nella trasmissione Storie italiane.

Orlandi è intervenuto sull’audio-choc, una registrazione di circa due minuti che risale al 2009 e che, a distanza di qusi 40 anni, potrebbe riaprire il caso. Dell’esistenza di questa registrazione effettuata di nascosto durante una conversazione in un luogo pubblico si sapeva già, scrive Il Giornale. L’autore di questa registrazione è Alessandro Ambrosini, il fondatore del blog d’inchiesta Notte Criminale. Chi parla invece è rimasto anonimo, viene indicato però come uno degli ex soci più stretti del boss della Magliana Renatino De Pedis. “Emanuela – afferma Pietro Orlandi – potrebbe essere stata vittima di un abuso, un abuso non solo fisico, potrebbe essere stato psicologico, naturalmente non c’è nessuna prova riguardo a quanto viene detto nell’audio”.

Il fratello di Emanuela Orlandi: “In Vaticano sanno che cosa è successo a mia sorella”

“Emanuela potrebbe essere stata usata per creare l’oggetto di un ricatto, mi auguro che non sia così ma ormai sono aperto a qualunque tipo di ipotesi, non mi stupisco più di nulla”, aggiunge. Orlandi ha poi ribadito di essere convinto che “in Vaticano” ci siano “prove” di quanto è accaduto a sua sorella. Di ieri, invece, un suo post che contiene uno sfogo molto amaro: “Illusioni, disillusioni, illusioni, disillusioni, illusioni, disillusioni… da quarant’anni si va avanti così, eppure c’è chi sa, più di uno dentro e fuori dal Vaticano, e continua a mettere la testa sotto la sabbia per continuare a nascondere. A farne le spese una semplice ragazza che voleva vivere la sua vita, cantando, ridendo, sognando… ma qualcuno ha voluto scegliere per lei negandole la libertà”.