Emergenza nei Castelli Romani: il Lago di Castel Gandolfo rischia di svanire

Castel Gandolfo

Un paesaggio surreale accoglie chi oggi si avventura lungo le sponde del Lago di Castel Gandolfo. Là dove un tempo l’acqua lambiva la riva, ora si estende una terra arida e desolata. Il drammatico abbassamento del livello del lago rappresenta una minaccia gravissima per un ecosistema di inestimabile valore, tanto da essere stato riconosciuto come Parco Naturale dal Legislatore regionale.

Le cause di questo disastro sono molteplici, ma tra le principali emergono i prelievi incontrollati dalla falda acquifera, che hanno contribuito in modo determinante al declino delle risorse idriche. A peggiorare ulteriormente la situazione, si aggiungono gli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici e decisioni politiche che sembrano continuare a ignorare la gravità del problema.

Senza interventi il Lago di Castel Gandolfo potrebbe scomparire

La situazione è ormai critica e, secondo gli esperti, senza un’azione urgente il destino dei Laghi dei Castelli Romani appare segnato. A lanciare l’allarme è Raniero Maggini, presidente del Wwf di Roma, che denuncia il rischio concreto di una scomparsa più rapida di quanto anche i più pessimisti possano immaginare.

Il Wwf romano è tra le cinquanta associazioni che ieri hanno partecipato alla manifestazione organizzata per la Giornata Mondiale delle Zone Umide. Centinaia di persone si sono riunite per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa emergenza ambientale e chiedere interventi concreti per salvare un patrimonio naturale di straordinaria importanza. Maggini assicura che il Wwf sosterrà ogni iniziativa utile a invertire questa tendenza devastante, affinché il Lago di Castel Gandolfo possa avere un futuro.