Eni Store assaltato a via degli Ammiragli: tornano liberi i tre militanti (video)

Eni Store, assalto

Tornano liberi i tre attivisti di ‘Ultima Generazione’, arrestati ieri a Roma per aver danneggiato l’Eni Store di via degli Ammiragli, vicino al Vaticano. Il Tribunale di Roma questa mattina ha convalidato gli arresti senza disporre alcuna misura cautelare e rimettendo in libertà i tre, protagonisti di un’azione di protesta nella quale hanno danneggiato la vetrina con martello e scalpello. All’interno dell’esercizio c’era un carabiniere libero dal servizio che ha fatto uscire prima i clienti all’interno e dopo essersi qualificato ha tentato di convincerli a desistere.

Questa mattina in aula i giovani attivisti hanno reso dichiarazioni spontanee nelle quali hanno spiegato di aver voluto compiere un’azione dimostrativa, non violenta, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della “devastazione ambientale”, che rischia di “gravare soprattutto sulle prossime generazioni”. Per i tre il pm aveva chiesto l’obbligo di presentazione per tre giorni a settimana mentre il difensore, l’avvocato Cesare Antetomaso, ha sottolineato l’assenza di violenza dell’azione e l’incensuratezza dei tre giovani. Linea accolta dal giudice che li ha rimessi in libertà. L’udienza per i tre, accusati di danneggiamento, violenza privata e violazione della legge sulle armi, è fissata a settembre.

Assalto a Eni Store: ieri gli arresti

Tra i tre attivisti dell’assalto a Eni Store c’è la triestina Laura Zorzini, già diventata una paladina dell’ambientalismo su alcuni blog. «Ultima Generazione – si legge in un comunicato – chiede due cose molto chiare: che il Governo abbandoni veramente la strada delle fonti fossili, interrompendo la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellando i progetti di nuove trivellazioni di gas, e che percorra con coraggio la strada delle rinnovabili, incrementando la produzione di almeno 20GW di solare ed eolico».