Ennesima truffa sul reddito di cittadinanza: 640 furbetti, per un totale di 5 milioni di euro. E quando li rivediamo?

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Ennesima truffa sul reddito di cittadinanza. Ci chiediamo perché le truffe sui scoprono sempre dopo e mai prima. Come mai la legge è stata fatta in modo che non siano possibili controlli a monte? Il risultato è che i soldi truffaqti nel 99 per cento dei asi non siano più recuperabili. Altro interrogativo è perché pochissimi comuni abbiano utilizzato i percettori per lavori utili, come invece la legge ben prescrive. Misteri gaudiosi grillini… Intanto i carabinieri di Catania, al termine di una complessa attività investigativa intrapresa congiuntamente alla Direzione provinciale dell’Istituto nazionale di Previdenza Sociale, hanno denunciato alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania 267 indebiti percettori del reddito di cittadinanza, distribuiti su tutta la provincia etnea. Ma l’Inps non poteva controllare prima?

Molti dei 267 percettori pregiudicati

Le indagini, partite da soggetti che non avevano dichiarato di essere già riscossori dell’indennità di disoccupazione agricola, hanno poi accertato altri escamotage attraverso cui i “furbetti” avrebbero ingannato lo Stato per ottenere il beneficio. Nei 267 deferiti, figurano numerosi soggetti gravati da pregiudizi per gravi reati come associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e all’immigrazione clandestina, estorsione, rapina, riciclaggio, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

E poi hanno il coraggio di criticare il governo

L’importo complessivo indebitamente riscosso ammonta a oltre 1,3 milioni di euro. Oltre agli odierni indagati, il Comando Provinciale di Catania, sin dal 2021, ha già deferito ulteriori 640 persone che godevano senza diritto del reddito di cittadinanza per un danno alle casse dello Stato, nel triennio 2020 – 2022, di complessivi 5 milioni di euro circa. E poi criticano la Meloni per aver osato togliere il reddito a queste persone per bene…