Ennesima violenta rissa tra i detenuti a Regina Coeli a Roma: vige la legge della giungla

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“Ennesima giornata di follia e violenza, quella di ieri, nel carcere romano di Regina Coeli. Dove solamente il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha tamponato le conseguenze di una improvvisa e sciagurata rissa tra detenuti”. Lo denuncia il Sindacato autonomo Polizia penitenziaria Sappe per voce del segretario nazionale del Lazio Maurizio Somma. “Quel che è accaduto ha riportato alla ribalta le difficoltà della struttura detentiva di Trastevere e le gravi condizioni operative nelle quali lavora ogni giorno il personale di Polizia Penitenziaria”. “La cosa più grave che emerge da questa ennesima rissa è che nulla l’amministrazione riesce a porre in essere per eliminare queste lotte tra bande in cui potrebbe anche avere epiloghi peggiori.

Carceri, la violenza è all’ordine del giorno

Ormai questi gravi fatti violenti sono all’ordine del giorno, alla pari di luoghi malfamati come le banlieue francesi dove vige la legge della giungla. Tale situazione di immobilismo da parte dell’amministrazione penitenziaria – osserva – sta mettendo a dura prova il lavoro della Polizia Penitenziaria di Regina Coeli, e non è un caso che sono in atto azioni di protesta per manifestare il nostro disagio lavorativo”. Impietoso il giudizio di Donato Capece, segretario generale del Sappe. “Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Ogni giorno nel carcere di Regina Coeli a Roma succede qualcosa di grave,

Irrisolto anche il problema dei detenuti stranieri

Le carceri italiane sono un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento. A discapito della sicurezza interna e in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Solamente l’intervento del personale di Polizia Penitenziaria è riuscito a riportare la calma a Regina Coeli”. Capece sottolinea anche il fallimento delle espulsioni di detenuti stranieri. Sono state solamente 456 nel 2021. “Da tempo denunciamo la correlazione tra aumento degli eventi critici nelle carceri e presenza di detenuti stranieri, come è il caso di alcuni dei protagonisti della rissa a Regina Coeli”.